L'Ucraina è il maggior produttore al mondo di girasoli. L'Italia nel 2020/21 ha importato (extra Ue) 298.000 tonnellate di olio di girasole, di cui il 91% proveniva proprio dai campi ucraini
La guerra in Ucraina non mette a rischio per gli europei solo le forniture di gas, petrolio e grano. La crisi coinvolgerà anche l'olio di semi di girasole, uno tra gli ingredienti più presenti nei prodotti alimentari: biscotti, maionese, creme spalmabili, sughi, fritture e pasta ripiena.
Basti pensare che nel 2020/21 l'Italia ha importato circa 298.000 tonnellate di olio di girasole, il 91% proveniva dall’Ucraina.
Il mese in corso è quello della semina del girasole, fiore del quale l’Ucraina è appunto il principale produttore al mondo. Il conflitto e la mancanza di fertilizzanti provenienti dalla Russia potrebbero fermare la semina e senza quest'ultima non ci sarà ovviamente un raccolto.
È questione di settimane, perché i Paesi europei finiscano le proprie scorte dell'olio. Cosa che si rifletterà poi sui consumatori, che si troveranno di fronte a scaffali vuoti nei supermercati.