Riuscirà Belgrado a evitare anche questa volta di imporre sanzioni a Mosca, suo partner storico?
La crisi in Ucraina sta mettendo la Serbia in una posizione delicata. Quando nel 2014 venne annessa la Crimea, Belgrado riuscì in modo diplomatico a evitare di imporre sanzioni contro la Russia. Ma oggi la pressione è maggiore.
"La Serbia può ancora uscire da questa situazione", spiega Zoran Milivojevic, diplomatico serbo. "Anche quando ci fu il caso Crimea, difendeva la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. E oggi la Serbia ha il diritto di esporsi, in merito alla crisi attuale".
Tradizionalmente la Serbia ha forti legami storici e religiosi con la Russia ed è anche economicamente dipendente da Mosca, soprattutto in termini di fornitura di gas e petrolio.
"Tutti hanno un'alternativa. Anche l'Ucraina, che era completamente dipendente dal gas russo, dopo il 2014 ha trovato una fonte di gas alternativa, più costosa, ma pur sempre un'alternativa", dichiara a Euronews Slavisa Tasic, professore di economia. "Nessuno sa cosa succederà se la situazione dovesse aggravarsi e quale sarà il prezzo del gas per la Serbia".
La crisi in Ucraina è arrivata in un brutto momento politico per il Paese. La Serbia è in piena campagna elettorale e tutti sperano che la crisi si risolva nel miglior modo possibile, pacificamente e senza conseguenze diplomatiche ed economiche per il Paese.