(ANSA) – BOLOGNA, 16 FEB – La pandemia sembra attraversare
una fase di rallentamento e le disposizioni sul trattamento dei
positivi al Coronavirus continuano a cambiare. Per questo motivo
l’ufficio di Sorveglianza di Bologna ha ritenuto opportuno
“mutare indirizzo” lasciando all’amministrazione sanitaria, ogni
decisione sul punto, anche in caso di persone detenute. È
l’argomento, di carattere generale, attraverso cui la magistrata
Denise Minotti ha modificato il precedente provvedimento che non
consentiva a un detenuto 60enne, positivo al coronavirus, di
uscire dal carcere, nonostante la concessione dell’affidamento
in prova ai servizi sociali per svolgere un’attività lavorativa
in una cooperativa della provincia. Questo perché, nel disporre
la misura alternativa, il giudice aveva subordinato la
liberazione all’effettuazione di tampone, che nel caso del
60enne aveva dato esito positivo, bloccando il detenuto in
carcere.
È stata così accolta l’istanza del difensore, avvocato Piero
Gennari, che aveva auspicato per la quarantena una soluzione
diversa dal rimanere in carcere e il suo assistito sarà quindi
liberato. Il giudice ha infatti valutato che, viste le
condizioni della pandemia, sarà di competenza delle Asl valutare
le circostanze di natura sanitaria, incidenti sull’esecuzione,
anche provvisoria, della scarcerazione e decidere dove un
detenuto positivo debba essere sottoposto a isolamento e quali
siano le modalità sicure per raggiungere tale luogo. (ANSA).
Covid: scarcerato restò dentro perché positivo, 'può uscire'

'Siamo alla follia, questi personaggi vanno isolati'
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.