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Ucraina, gli Stati Uniti avvertono: "Possibile attacco russo il 16 febbraio"

Manifestazione a Kiev
Manifestazione a Kiev Diritti d'autore SERGEI SUPINSKY/AFP or licensors
Diritti d'autore SERGEI SUPINSKY/AFP or licensors
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Continuano i negoziati per scongiurare il conflitto in Ucraina, sul fronte russo avviata una possibile de-escalation riportando parte delle truppe nelle basi permanenti

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Sono ore concitate per la diplomazia, chiamata a disinnescare un possibile e imminente attacco russo contro l'Ucraina.
Secondo i media statunitensi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe stato informato dalla Casa Bianca che il giorno dell'attacco sarà il 16 febbraio.

Attacco? "Un'eventualità concreta"

Alcune truppe russe vicino al confine con l'Ucraina hanno iniziato a muoversi in "posizioni da attacco". Ma i negoziati per una de-escalation continuano.

"È una possibilità concreta, forse più reale che mai, che la Russia decida di procedere con un'azione militare - dice Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato americano - un'invasione, come abbiamo detto, potrebbe iniziare in qualsiasi momento. "Per tutto il tempo, stiamo lavorando attivamente per cercare di raggiungere una soluzione diplomatica".

Ma, nel frattempo, l'ambasciata USA è stata spostata.

Scrive Ned price: "La continua escalation della Russia e la minacciosa postura militare hanno portato il @StateDept a prendere provvedimenti per proteggere il nostro staff. Abbiamo temporaneamente trasferito un nucleo di personale e operazioni in Ucraina a Leopoli".

Russia, possibile de-escalation

Il ministero della Difesa russo ha iniziato a riportare parte delle truppe nelle basi permanenti dopo le esercitazioni militari tenutesi in tutto il Paese.

La mossa potrebbe essere intesa come n possibile passo verso l'auspicata de-escalation dopo settimane di crisi con l'Occidente.

In totale, oltre 140.000 soldati russi sono ammassati ai confini con l'Ucraina.

"Quando le misure di addestramento saranno completate -dice Igor Konashenkov, funzionario del Ministero della Difesa russo - le truppe, come sempre, faranno marcia indietro verso i punti di schieramento permanente.

Le unità dei distretti militari meridionali e occidentali, dopo aver completato i loro compiti, hanno già iniziato a trasferirsi nelle loro guarnigioni militari, altre unità separate marceranno invece da sole".

I negoziati continuano

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz è atteso a Mosca per quello che potrebbe essere l'ultimo tentativo di persuadere il presidente russo Vladimir Putin a non intraprendere azioni militari.

Ieri Scholz era a Kiev con un messaggio di solidarietà per il presidente ucraino Zelensky.

"Siamo pronti ad avere un dialogo serio con la Russia su questioni di sicurezza europea. La Nato e gli Usa hanno fatto delle proposte a Mosca che noi sosteniamo. Ora ci aspettiamo una reazione e una risposta dalla Russia", dichiara Scholz.

HANDOUT/AFP
Il Cancelliere tedesco Scholz e il presidente ucraino ZelenskyHANDOUT/AFP

La tensione è dunque alta e il presidente ucraino si è rivolto alla nazione con un invito a non perdere la calma

Ci è stato detto che il 16 febbraio sarà il giorno dell'invasione. Sarà un giorno di unità nazionale. Il relativo decreto è stato firmato. Esporremo le bandiere nazionali, indosseremo nastri giallo-blu e mostreremo la nostra unità al mondo intero
Volodymyr Zelensky
presidente ucraino

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ritiene ancora possibile un accordo ma la soluzione, secondo il portavoce del Cremlino Peskov, deve tenere conto degli interessi russi sulla sicurezza.

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