10 giorni di manovre russe sul confine ucraino, la de escalation è ancora utopia

10 giorni di manovre russe sul confine ucraino, la de escalation è ancora utopia
Diritti d'autore Vadim Ghirda/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews
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Colloqui diplomatici si intensificano sulla crisi tra Russia e Ucraina. Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che sarà faccia a faccia con Putin, ci sono piccoli segnali di progresso. intanto sul confine le truppe di enztrambi gli schieramenti continuano le operazioni di esercitazione

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La crisi  tra Russia e Ucraina evolve su un doppio binario in queste ultime ore. Da una parte si muovono febbrilmente i canali diplomatici (con timidi segnale di ottimismo), dall'altra si intensificano le manovre militari che si fanno sempre  più minacciose sul confine . Russia e Bielorussia iniziano in queste ore un'esercitazione congiunta di mezzi della durata prevista di 10 giorni . Kiev risponderà in differita di qualche giorno con le proprie manovre. 'Giochi di guerra'   che sembrano allontanare l'obiettivo di una de escalation della tensione. 

Eppure il cancelliere tedesco Olaf Scholz, coinvolto nell' attività diplomatica , al fianco del primo ministro danese si è espresso sull'attuale situazione utilizzando,  con tutte le cautele del caso,   la parola 'progresso': 

"Naturalmente, rimangono seri punti di differenza nel modo in cui vediamo le cose in queste discussioni. Ma le discussioni ci sono. Anche l'OSCE è tornata ad essere una piattaforma di scambio sulla sicurezza in Europa, cosa che abbiamo sempre sottolineato, e questo è un progresso".
Olaf Scholz
cancelliere tedesco

LA DIPLOMAZIA

Scholz sarà presto protagonista di colloqui diretti : la prossima settimana sarà infatti personalmente a Kiev e successivamente a Mosca per il suo primo faccia a faccia con il presidente russo Putin.

Intanto si muove anche la la Gran Bretagna che ha inviato il suo ministro degli Esteri,  Liz Truss,  a Mosca per ribadire la posizione dell'occidente che resta immutata: il percorso pacifico resta l'unica opzione accettabile e il deterrente, in caso di attacco russo,   resta quelle delle sanzioni economiche.  

 Mosca , dal canto suo,  continua a negare di avere propositi propositi bellicosi immediati , ma ribadisce con fermezza  la necessità di rassicurazioni  da parte dell'occidente relative all**'espansione della NATO**.

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