Tecniche di "guerriglia politico-commerciale" tra Bielorussia e Lituania, sullo sfondo delle tensioni tra l'Unione europea e il regime di Lukashenko
Continuano le ritorsioni tra Lituania e Bielorussia.
Da questo lunedì, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha vietato il transito di prodotti petroliferi e chimici provenienti dal territorio lituano.
È la risposta di Minsk alla decisione del governo di Vilnius di fermare il transito ferroviario di fertilizzanti potassici dalla Bielorussia.
Potassa da una parte, petrolio dall'altra
Da martedi scorso, infatti, la Lituania ha vietato - ufficialmente per motivi di sicurezza nazionale - il passaggio sul proprio territorio dei treni-merci contenenti potassa, il carbonato di potassio, elemento di fondamentale importanza per l'agricoltura ( e non solo), una delle principali fonti di guadagno per la Bielorussia.
Una delle più grandi compagnie di fertilizzanti del mondo, la Belaruskali, fino ad una settimana fa utilizzava il porto lituano di Klaipeda per circa il 90% delle sue esportazioni di potassa.
"Cercheremo nuovi corridoi di trasporto"
Sulle sanzioni bielorusse, interviene il presidente lituano Gitanas Nausėda, presidente della Lituania:
"Ci si poteva aspettare queste misure e senza dubbio dobbiamo pensare alla ricerca di corridoi di trasporto alternativi. Alcune compagnie si stanno già preparando, e i preparativi sono iniziati un po' di tempo fa, per evitare il passaggio sul territorio bielorusso. Per esempio, la società Orlen Lietuva sta per esportare petrolio in Ucraina attraverso il territorio della Polonia. Penso che dovranno adattarsi a fare cosi tutte le aziende, perché non ci facciamo, ovviamente, grandi illusioni sul regime bielorusso".
Danni da un miliardo di dollari
La Bielorussia ha fatto sapere che il divieto di transito in Lituania mette a repentaglio oltre di un miliardo di dollari di giro d'affari del settore-fertilizzanti.
Per quanto riguarda l'embargo bielorusso ai prodotti lituani, il più grande raffinatore polacco PKN Orlen è pronto a reindirizzare le esportazioni dalla sua raffineria lituana di Mazeikiai, per passare attraverso la Polonia, invece della Bielorussia.
Tuttavia, il più grande produttore di fertilizzanti del Baltico, l'azienda lituana Achema, ha dichiarato di dover affrontare "seri ostacoli" per le sue esportazioni in Ucraina.
Lituania contro Bielorussia e Cina
Circa 18 treni merci entrano in Bielorussia dalla Lituania ogni giorno, ma solo sei sono formati in Lituania, mentre il resto viene dalla regione russa di Kaliningrad.
Le misure di ritorsione tra i due paesi evidenziano lo stallo in corso tra la Bielorussia, che è sostenuta dalla vicina Russia, e l'Occidente, rappresentato dalla Lituania, paese-membro dell'Unione europea (e già alle prese con una sfida commerciale con il colosso-Cina).
Lo scontro "politico-commerciale" Bielorussia-Lituania non si fermerà qui.