Crisi migratoria, la Polonia ha avviato la realizzazione di una recinzione metallica al confine con la Bielorussia
La cerniera a est dell'Europa si chiude.
La Polonia ha avviato la costruzione di una nuova recinzione alla frontiera con la Bielorussia: una barriera lunga 186 km, pari a quasi metà della lunghezza totale del confine, alta cinque metri e mezzo ed equipaggiata con telecamere e rilevatori di movimento.
Il muro anti migranti
Secondo le intenzioni di Varsavia, la recinzione servirà ad ostacolare l'ingresso di migranti irregolari, dopo la crisi dello scorso anno e le accuse rivolte a Minsk di aver alimentato i flussi migratori per far pressione sull'Europa.
Adesso, la presenza di migranti al confine è diminuita. Di recente, almeno 12 persone sono morte di freddo o di fame nelle foreste.
Krystyna Jakimik-Jarosz, guardia di frontiera polacca, parla di numeri ridotti rispetto all'emergenza vissuta nei mesi precedenti: "Attualmente, sono gruppi più piccoli, da pochi individui a circa 30 persone, che cercano di attraversare illegalmente il confine polacco-bielorusso. Lo scorso ottobre c'erano diverse centinaia di persone".
La realizzazione della barriera era stata annunciata a novembre, nel pieno delle tensioni con il regime di Lukashenko.
I lavori, che costeranno oltre 350 milioni di euro, dovrebbero essere completati entro la metà di quest'anno.