Fervono i lavori di costruzione del muro al confine con la Bielorussia da parte del governo polaccio: l'obiettivo è limitare l'arrivo di migranti. Ma la Polonia chiede soldi all'Unione europea: è giusto spendere soldi europei per un muro e del filo spinato? Il costo è di 350 milioni di euro
Hajnówka (Polonia) - La costruzione del muro di confine della Polonia con la Bielorussia continua, nell'incertezza dell'aiuto finanziario dell'Unione europea.
Le trivelle, nella zona attorno alla città bilingue di Hajnówka, sono già al lavoro.
Un muro da 350 milioni di euro
Secondo il governo polacco del premier Mateusz Morawiecki, il muro proteggerà il paese e l'intera Ue dai migranti provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente, che negli ultimi mesi sono arrivati in Europa con la complicità della Bielorussia e di Lukashenko.
Lunga 186 km e con un'altezza di 5 metri, la barriera di terra costerà quasi 350 milioni di euro.
Spiega una guardia di frontiera polacca, Anna Michalska:
"Il muro sarà sicuramente un elemento importante del sistema di protezione delle frontiere. Con questa pressione migratoria, ogni salvaguardia aggiuntiva è necessaria. Ci sono luoghi in cui le barriere fisiche non saranno installate, perché in prossimità di fiumi o paludi. Proteggeremo questi tratti di confine in modo diverso, o, per esempio, ci sarà una barriera elettronica".
Non mancano le voci fuori dal coro.
Gli ambientalisti e molti residenti locali si lamentano perchè la struttura avrà un impatto sulle aree protette di flora e fauna della zona.
Justyna Pawluskiewicz è un'attivista dell'iniziativa "No al Muro":
"Non tutti credono che una cosa così stupida come un muro proteggerà qualcosa, perché distruggerà la natura e non aiuterà gli uomini. La situazione al confine diventerà sempre peggiore a causa del muro, come abbiamo visto in altri paesi, Stati Uniti e Germania, molto tempo fa... Taglierà a metà l'ecosistema della foresta di Białowieża".
I migranti si muovono tuttora attraverso il confine polacco-bielorusso.**
Shamsul Rahman, richiedente asilo afghano che ha attraversato questo confine** qualche mese fa, non ha dubbi: il muro non impedirà ad altri di seguire il suo esempio.
"Ognuno ha la responsabilità di prendersi cura del proprio territorio, della propria terra e della propria casa", dice Shamsul. "Penso che questo muro non possa fermare l'arrivo dei migranti. I contrabbandieri e i migranti sceglieranno un'altra via. Se vedono il blocco di una strada, troveranno un altro percorso per raggiungere paesi migliori dove vivere".
La corrispondente di Euronews dalla Polonia, Magdalena Chodownik:
"Il governo polacco ha presentato una richiesta di assistenza finanziaria all'Unione europea per costruire il muro. Ma non è chiaro se la Polonia sarà sostenuta effettivamente dall'Ue. Il dibattito sul fatto che il denaro europeo possa essere usato, o meno, per installare filo spinato e un muro di confine continua".
Euronews racconta
La storia di Shamsul Rahman, ospitato da una famiglia polacca.
27.12.2021
Reportage di Magdalena Chodownik
Edizione italiana: Cristiano Tassinari