Oltre 2.300 voli cancellati per mancanza di equipaggi: colpa del Covid, che costringe a letto anche i piloti. Ma tra freddo e regole pandemiche anche i trasporti ferroviari non hanno vita facile
Con la possibile eccezione dei viaggiatori su slitte trainate da renne volanti, anche spostarsi alla vigilia di Natale non è stato facile, né lo sarà nei prossimi giorni: tra biglietti molto cari a causa del rincaro dei carburanti e dell'eccesso di domanda, e nuove regole che possono aver fatto desistere qualche passeggero e complicato qualche volo, nel mondo sono stati circa 2.300 i collegamenti aerei cancellati il 24 dicembre, circa duecento in più rispetto a 24 ore prima.
In buona parte, la colpa è della variante Omicron e della sua capacità di costringere a letto anche hostess, steward e piloti: solo negli Stati Uniti le assenze per malattia hanno causato la cancellazione di più di 500 voli.
Stessa situazione in estremo oriente, mentre il problema si è sentito molto meno in Europa, con l'eccezione di Londra. Naturalmente non fanno eccezione i treni, che oltrettutto scontano anche problemi tecnici legati al freddo e d'ordine pubblico legati anche ai controlli per le regole pandemiche. In Italia per esempio si sono registrati forti ritardi, fino alle cinque ore del Milano-Salerno, per un inconveniente tecnico e anche ritardi diffusi dell'ordine di un'ora e mezza a causa di un intervento delle Forze dell'Ordine.