Johnson: "Parigi riprenda i migranti che traversano la Manica"

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Diritti d'autore Rafael Yaghobzadeh/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews
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"La Francia riprenda i migranti che traversano la Manica". Dopo la tragedia di mercoledì, il premier britannico Johnson rilancia: "Accordo subito. Eviterebbe ulteriori morti". Parigi: "La Francia è solo un paese di transito. Serve la collaborazione europea"

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I manifestanti britannici: "Londra complice della tragedia"

Boris Johnson chiede a Parigi di riprendere i migranti arrivati nel Regno Unito. Davanti al Ministero degli interni britannico, i manifestanti scandiscono invece il loro benvenuto e invocano una solidarietà senza frontiere. "Londra è complice", l'accusa che si legge sui cartelli, a due giorni dal tragico naufragio nella Manica, costato la vita ad almeno 27 persone. 

Londra chiama Parigi. Parigi chiama l'Europa: "Servono accordi e collaborazione"

In una lettera al presidente francese Macron, il premier britannico Boris Johnson ha proposto più controlli per impedire le partenze da Calais, intensificazione di pattugliamenti congiunti nella Manica e l'impiego di radar e tecnologie più sofisticate. Cruciale, soprattutto un accordo immediato con cui Parigi si impegni a riprendere i migranti, arrivati nel Regno Unito. Una misura, twitta Johnson, che risparmierebbe ulteriori, tragiche morti. Necessario intensificare la collaborazione europea, l'appello poco prima lanciato da Macron. La Francia è solo un paese di transito. 

E in transito, si dicono in effetti la maggior parte dei migranti presenti a Calais. Penultima tappa di un periplo costoso e pericoloso, che nulla sembra possa dissuaderli dal portare a termine. "È straziante sentire che un amico o un conoscente sono morti in mare - dice un giovane liberiano, arrivato appena una settimana fa -. Non possiamo però rinunciare. A questo punto non possiamo che andare fino in fondo, per raggiungere la nostra meta". 

La piazza di Calais: "Cambiare le politiche migratorie o le tragedie si ripeteranno"

335 morti alla frontiera tra Francia e Regno Unito, il macabro conteggio affidato a uno striscione dai manifestanti, che a Calais hanno ricordato le vittime del naufragio di mercoledì. "Provo un'enorme tristezza, ma anche molta rabbia - dice una di loro -. Tutte queste vittime potevano essere evitate. È da 30 anni che viviamo questa situazione a Calais. E queste stragi continueranno a ripetersi, finché non cambieranno le politiche migratorie". Il naufragio di mercoledì è il più grave dall'intensificarsi di traversate nella Manica, iniziato tre anni fa.

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