Lukashenko concorda con Merkel l'avvio dei colloqui con l'Unione europea
Tentativi di distensione tra Bielorussia e Unione europea, sulla crisi migratoria in corso al confine polacco. Secondo l'agenzia stampa bielorussa Belta, il presidente Alexander Lukashenko e la cancelliera tedesca uscente Angela Merkel avrebbero concordato durante una telefonata l'avvio immediato di negoziati tra Minsk e Bruxelles.
"Non ho avuto notizie di un vertice straordinario, ma diciamo, gentilmente, che viene fatto uso dei migranti come strumento di politica estera", ha commentato in merito il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi.
Migranti spostati da funzionari bielorussi
Nel frattempo arrivano notizie dal confine sul fatto che i migranti, accampati al freddo da giorni, siano stati prelevati da autobus bielorussi. Il campo di Kuznica si starebbe svuotando.
La guardia di frontiera polacca ha pubblicato su Twitter un video (qui sotto) che mostra i profughi con borse e zaini, diretti dalle forze bielorusse lontano dalla frontiera.
Martedì ad alta tensione
Le tensioni al confine sono arrivate al culmine questo martedì, quando le forze polacche hanno usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni contro i migranti che lanciavano pietre. Varsavia ha accusato il regime bielorusso di fornire fumogeni e altre armi a coloro che cercano di attraversare la frontiera, per entrare in Europa.
Crisi sulla pelle dei migranti
Continua l'escalation nella crisi sul fronte orientale, una situazione che si "gioca" sulla pelle dei migranti: l'Unione europea accusa il presidente Alexander Lukashenko di usare i migranti come pedine per destabilizzare Bruxelles e gli Stati membri.
In visita in Polonia, la Commissaria del Consiglio d'Europa per i diritti umani, Dunja Mijatović (57 anni, bosniaca), ha denunciato le autorità bielorusse.
"La situazione è evidentemente estremamente complessa e problematica. Vediamo un'enorme sofferenza delle persone che sono lasciate nel limbo. È assolutamente inaccettabile quello che la Bielorussia sta facendo e come questa gente venga manipolata".
Almeno dieci vittime
Quei pochi migranti che riescono a entrare in Polonia hanno la fortuna di essere aiutati dai volontari polacchi. Almeno dieci persone sono morte nel tentativo di superare la zona di confine, ricoperta di foreste, dove le temperature durante la notte vanno abbondantemente sotto lo zero.