L'inverno demografico italiano: neppure il Covid ferma le partenze all'estero

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Italiani all'estero, rapporto della Fondazione Migrantes: anche nel 2020, nonostante il Covid, più di 109mila connazionali, soprattutto giovani, sono emigrati

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Neanche il Covid 19 ha fermato l'emorragia di studenti, lavoratori, professionisti che hanno deciso di lasciare l'Italia.

I numeri della 16esima edizione del Rapporto "Italiani nel mondo" della Fondazione Migrantes - organismo della Conferenza Episcopale italiana - rivelano un flusso ininterrotto in uscita: anche nell'annus horribilis delle chiusure per la pandemia più di 109mila connazionali, soprattutto giovani, sono emigrati, privilegiando le destinazioni europee.

Italia, Paese di migranti

"Si chiama inverno demografico ed è una condizione che attanaglia tutti i territori e poi, nel tempo, diventa desertificazione e spopolamento. Gli italiani ormai migrano in massa e i giovani sono i principali protagonisti", ha commentato Stefano Russo, segretario generale della Cei.

Il dato immediato è quello dei nuovi Paesi di destinazione: ai primi posti, nel 2020, figura il Regno Unito, meta di 33.293 italiani; segue la Germania con poco meno di 14mila emigrati e la Francia con oltre 10.500: da soli, i tre Paesi, coprono il 52,8% del totale.

L'indagine rivela che, al 1° gennaio 2021, l'Italia emigrata contava poco più di 5 milioni e 600mila unità, il 9,5% del totale di connazionali residenti, equivalente al numero degli immigrati stabilmente residenti sul territorio nazionale.

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Non solo fuga di cervelli: la mobilità riguarda anche la manodopera e, se si guarda al trend sul lungo periodo, si nota un incremento delle partenze pari al 179%, nella fascia di età tra i 18 e i 40 anni. Con un'evidenza: chi parte non torna, visto che in 15 anni sono aumentati del 158% i nati all'estero

Mattarella: "Italiani all'estero, valore inestimabile"

"La comunità di italo-discendenti nel mondo viene stimata in circa 180 milioni di persone, cui si aggiungono gli oltre 6 milioni di cittadini italiani residenti all'estero. La portata umana, culturale e professionale di questa presenza è di valore inestimabile nell'ambito di quel soft-power che consente di collocare il nostre Paese tra quelli il cui modello di vita gode di maggior attrazione e considerazione", ha detto Mattarella in un messaggio alla Fondazione Migrantes in occasione della presentazione del report.

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