L'ex uomo di fiducia del Presidente francese era accusato di aver manganellato alcuni manifestanti indossando un casco da poliziotto
Tre anni di carcere, di cui due con la condizionale, per Alexandre Benalla, l’ex collaboratore di Emmanuel Macron. L’uomo di fiducia del Presidente francese, suo ex bodyguard e incaricato di missione all'Eliseo è stato riconosciuto colpevole di violenze e usurpazione della funzione di poliziotto durante una manifestazione a Parigi nel Quartiere Latino del 1° maggio 2018.
Benalla fu sorpreso - grazie alle inquadrature di un video diffuso dai media francesi - con un casco da poliziotto in mezzo ad alcuni agenti mentre manganellava dei giovanissimi manifestanti. Il suo coinvolgimento in quella vicenda fece scalpore e creò un forte imbarazzo per Macron. L'uomo, che dovrà anche pagare una multa di 500 euro, è stato inoltre ritenuto colpevole per aver utilizzato dei passaporti diplomatici dopo essere stato licenziato dall'Eliseo, di aver detenuto illegalmente un'arma nel 2017 di aver realizzato falsi documenti.
Le richieste del pm e della difesa
Come riporta Le Monde, la sentenza va ben oltre le requisizioni dell’accusa: durante il processo, il pm ha chiesto diciotto mesi di reclusione con sospensione della pena nei confronti dell’ex stretto collaboratore di Macron, ora riconvertito nel settore privato. La difesa dell’ex membro del gabinetto ha chiesto la scarcerazione per tutti i reati, ad eccezione dell’uso fraudolento – riconosciuto – dei passaporti diplomatici.