Tensioni nelle acque tra Francia e Regno Unito per la pesca post Brexit. Dopo il rilascio del peschereccio britannico sequestrato nelle acque francesi, ripartono i colloqui sulle licenze
Ai massimi sistemi la disputa post Brexit sui diritti di pesca interessa le diplomazie di Francia e Regno Unito, ma - sul campo - a farne le spese sono i pescatori.
Il peschereccio britannico sequestrato per una settimana dalla Francia è stato ora autorizzato a tornare a casa.
Le autorità di Le Havre hanno rilasciato l'imbarcazione alla vigilia dei colloqui per risolvere lo stallo.
"Il Regno Unito rispetti l'accordo Brexit"
"Quello che ci aspettiamo dal Regno Unito è che rispetti l'accordo sulla Brexit che hanno negoziato in quattro lunghi anni e che hanno firmato - ha detto Gabriel Attal, portavoce del governo francese - Come ogni altro patto internazionale, deve essere rispettato per ogni singola misura a valere su quegli accordi, comprese le licenze di pesca".
Pesca, i colloqui riprendono
Secondo Parigi, il peschereccio era stato fermato dopo aver pescato due tonnellate di capesante in acque francesi senza una regolare licenza. Una scintilla che ha acceso lo scontro.
Entrambi i governi hanno discusso a lungo sulle richieste francesi relative alle licenze di pesca nelle acque del Regno Unito.
La settimana scorsa la Francia ha fissato a giovedì il termine ultimo entro il quale Londra sarebbe chiamata a risolvere la questione. I colloqui riprendono in queste ore, ma la minaccia di Parigi di bloccare le barche britanniche e rafforzare i controlli su navi e camion che trasportano merci del Regno Unito è ancora in piedi.