La guerra del pesce tra Francia e Regno Unito, Macron minaccia ritorsioni

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Diritti d'autore Christopher Furlong/AP
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Di Euronews
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Poche ore per risolvere la crisi diplomatica delle pesca tra Francia e Regno Unito. Macron chiede il raddoppio delle licenze

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Un accordo c'é stato ma solo di facciata. Nelle ultime ore è riemersa prepotentemente la disputa tra Emmanuel Macron e Boris Johnson. La tensione dunque persiste e la crisi della pesca post-Brexit continua a provocare sconvolgimenti diplomatici. Parigi è sul piede di guerra e si prepara a prendere misure di ritorsione: se il Regno Unito non concederà più licenze alle navi francesi per pescare nelle sue acque, allora Parigi vieterà alle navi britanniche di scaricare il loro carico nei porti francesi.

Il primo ultimatum dettato da Emmanuel Macron scadeva alla mezzanotte di questo martedì. Il presidente transalpino l'ha però prolungato di 24 ore, per lasciare una chance a un possibile accordo. 

Il capo della diplomazia britannica, Lizz Truss, ha denunciato l'atteggiamento francese: "I francesi hanno fatto minacce completamente irragionevoli alla nostra industria della pesca - ha detto - e ora devono ritirare le loro minacce o useremo il meccanismo di risoluzione delle controversie previsto dall'accordo sulla Brexit per chiedere "misure compensative".

Secondo l'accordo Brexit, i pescatori europei possono continuare a operare in acque britanniche, ma devono tracciare il pescato limitato a zone specifiche. Londra ha concesso circa 200 licenze ai francesi, che però ne chiedono il doppio.

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