Francia-Regno Unito, tensioni post Brexit nella Manica: diplomazie al lavoro

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Di Euronews
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Pesca post Brexit, ancora tensioni sulle licenze di pesca. Macron e Johnson si incontrano al G20 di Roma per trovare una soluzione

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È una diplomazia muscolare quella che ha fatto da cornice al G20, tra Francia e Regno Unito

Al centro della controversia ci sono le licenze di pesca post Brexit, concesse da Londra alle barche francesi che pescano nelle acque britanniche. 

Più di 200 permessi definitivi sono stati accordati dal Regno Unito, ma Parigi ne chiede il doppio.
**In caso di mancata concessione di nuove licenze, la Francia minaccia ritorsioni con la chiusura dei porti francesi ai pescherecci britannici. **

Il colloquio tra Macron e Johnson

A Roma il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Boris Johnson si sono incontrati in privato per cercare di risolvere la disputa nel Canale della Manica.
I due leader hanno concordato di trovare soluzioni per una de-escalation nei prossimi giorni.

Foto di rito e gli incontri di Johnson nel tweet: "_Oggi ho parlato con @POTUS Joe Biden, Cancelliere Angela Merkel e Presidente @Emmanuelmacron _a #G20italy sui rischi per la sicurezza internazionale derivanti dall'escalation del programma nucleare iraniano".

Le preoccupazioni dei pescatori

I pescatori sono tesi. Tony Porritt, proprietario di Aqua-Mar Fisheries, teme di dover fermare l'attività: "È molto, molto preoccupante - dice - perché se chiudono i posti d'ispezione a Saint-Malo, siamo completamente fermi. Non potremo più comprare pesce, non potremo esportare finché non sarà risolto il problema".

Anche Peter Gay, pescatore del Jersey, spera in un epilogo positivo e dice: "In alternativa, nessuno vincerà. Non ci saranno vincitori. Ci saranno solo perdenti".

Le minacce reciproche

Il governo britannico intende continuare a valutare le domande di licenza presentate dai pescatori francesi. Ma denuncia la retorica bellicosa della Francia. Londra ha minacciato di attuare "controlli rigorosi" sulle barche europee che pescano nelle sue acque se Parigi dovesse ettere in atto le sue minacce.

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