Affossato al Senato il DDL Zan contro l'omofobia

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Decisiva la convergenza dei renziani di Italia Viva e dei gruppi di destra

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Con 154 voti a favore, 131 contro e due astenuti, il Senato italiano ha affossato il disegno di legge Zan contro l'omofobia. L'assemblea infatti ha approvato a voto segreto, su richiesta di Lega e Forza Italia, e con il giudizio favorevole della presidente Casellati, la richiesta di saltare l'esame del provvedimento e rinviare il voto finale.

Una misura regolamentare a cui di solito ricorre il governo per piegare opposizioni particolarmente vivaci, ma che questa volta è servita a Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Italia Viva, per sabotare definitivamente l'approvazione del testo, che avrebbe punito azioni discriminatorie nei confronti di omosessuali e transessuali.

Il rinvio, accolto dai senatori di centrodestra con un forte applauso, equivale a una cancellazione del DDL. In base alle regole parlamentari solo tra sei mesi si potrà presentare un nuovo e diverso testo e dunque ricominciare da capo.

Decisiva per la fine del DDL la posizione assunta dai senatori renziani di Italia Viva, che più volte avevano parlato di "provvedimento divisivo".

Delusione è stata espressa dagli esponenti del Partito democratico. Andrea Orlando, capodelegazione al governo, ha detto "Pensano di aver fatto un dispetto al PD, invece hanno fatto uno sfregio all'Italia". E il segretario democratico Letta ha aggiunto: "Oggi hanno vinto loro, ma il Paese è da un'altra parte".

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