Il vulcano non dà tregua. Nuove evacuazioni a La Palma

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Ottocento nuove evacuazioni a La Palma. Il vulcano non dà tregua. Gli esperti: "Attività in aumento. A rischio la visibilità nei cieli". Allarme ora per due nuove colate: "Una minaccia zone urbane e industriali"

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800. nuovi evacuati a La Palma: "Ci lasciamo dietro una vita intera"

La lava che continua a colare dal vulcano della Palma costringe a ulteriori evacuazioni. L'apertura di nuovi fronti eruttivi ha obbligato nelle ultime ore altri 800 residenti a lasciare le loro abitazioni nel comune di Los Llanos de Aridane, sulla costa occidentale dell'isola delle Canarie. Ultimi dei quasi 6000 già spinti alla fuga dal 19 settembre, parlano di case costruite con le loro mani e di vite intere, che si lasciano ora alle spalle.

Una colonna di gas e fumo di 3.500 metri. "A rischio la visibilità nei cieli"

Timore è adesso che i venti sospingano cenere e gas espulsi dal vulcano fino a Tenerife. Una colonna già alta 3500 metri, che potrebbe minacciare anche il traffico aereo dell'aeroporto de La Palma. Per giocare d'anticipo, le autorità hanno sollecitato ai tecnici una mappatura del percorso che potrebbero prendere le colate laviche. Dai vulcanologi, intanto, l'invito a non abbassare la guardia: i tremori in aumento rivelano una maggiore concentrazione di gas nel magma e quindi, una crescente esplosività del fenomeno eruttivo.

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La colonna di fumo e gas espulsi dal vulcano raggiunge ormai i 3.500 metriJORGE GUERRERO/AFP or licensors

Occhi puntati su due nuove colate. Una si dirige su zone urbane e industriali

La rottura del cono del vulcano, avvenuta sabato, ha poi portato a un ampliamento del fronte lavico.  A spaventare sono ora in particolare due nuove colate. Una prima, che corre parallela a quella originaria, ormai praticamente estinta, è descritta dagli esperti come "di enorme potenza", ma sta provocando solo importanti danni materiali alle zone agricole e residenziali che ha attraversato. Una seconda, che corre in direzione nord-ovest, è invece meno potente ma si dirige verso zone urbane e industriali che ancora non sono state evacuate.

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