La Palma: crolla una parte della facciata nord del vulcano Cumbre Vieja

Fiumi di lava continuano a uscire dal cratere del vulcano Cumbre Vieja, sull'isola canaria di La Palma. E se prima la parte più colpita dal fenomeno era la facciata ovest della montagna, ora a preoccupare è la facciata nord, che ha registrato un crollo parziale. Tre nuove colate laviche si muovono pericolosamente in direzioni diverse e stanno causando enormi danni al loro passaggio. Diverse case, fattorie e stabilimenti industriali sono stati devastati, in quartieri che finora erano stati risparmiati dalla furia del vulcano.
L'altra lingua di lava, staccatasi giovedì, si dirige verso la spiaggia di El Charcón e ha inghiottito al suo passaggio le piantagioni in una delle zone più fertili dell'isola. Finora la colata lavica ha ricoperto circa 500 ettari, di cui un centinaio coltivati, distruggendo o danneggiando anche 1.281 edifici e infrastrutture, secondo i dati di Copernicus.
Nonostante ciò, le autorità tranquillizzano i residenti, garantendo che stanno monitorando attentamente le colate di lava e che, in caso fosse necessaria una nuova evacuazione, sarebbero avvertiti rapidamente.
L'aeroporto di La Palma, intanto, ha riaperto sabato, dopo qualche ora di chiusura a causa della nuvola di cenere che impediva una buona visibilità. L'autorità aeroportuale ha comunque avvisato i viaggiatori di controllare lo stato del proprio volo, poiché spetta alle compagnie aeree decidere se operare o meno i vari collegamenti.
Nella serata di sabato stati registrati circa 40 terremoti, il più forte a sud-ovest di Villa de Mazo, con una magnitudine di 4.1 e una profondità di 39 chilometri.