La OMS corre ai ripari per la demenza che colpisce 55 milioni di persone

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Sono tante le malattie che provocano la demenza e i dati parlano di una epidemia che entro il 2050 potrà colpire fino a 140 milioni di individui in tutto il mondo

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato nuove linee guida per la riduzione del rischio di demenza, infermità che diventa sempre più un problema di salute pubblica e con l'aumento delle aspettative di vita. 

Crescita esponenziale degli anziani affetti da demenza

Il numero di persone che vivono con demenza sta crescendo in modo notevole secondo il rapporto: l'OMS stima che più di 55 milioni di persone ne sarebbero affetti nel mondo. Peraltro in Europa molti piani sanitari sulla demenza sono in scadenza o sono già del tutto scaduti. 

Si stima che sono afflitti da demenza - a livello globale -   l'8,1% delle donne e il 5,4% degli uomini sopra i 65 anni. Entro il 2030 l'incremento dei vari tipi di demenza investirà 78 milioni di individui mentre fra il 2030 e il 2050 ci saranno nel mondo fino a 139 milioni di persone con demenza.

Come ridurre i rischi della demenza

Secondo l’OMS è possibile ridurne il rischio attraverso uno stile di vita sano. Lo stile di vita di ciascun soggetto rientra nella categoria dei fattori di rischio modificabili, rendendo possibile il tentativo di prevenire la demenza attraverso un approccio salutare pubblico, che include la definizione di interventi chiave, rivolti a ritardare il declino cognitivo. Tuttavia, la riduzione dei fattori di rischio attraverso l’adozione di uno stile di vita salutare non è l’unica area di intervento del piano globale dell’OMS, che infatti prevede l’integrazione con altre aree di intervento, tra cui la diagnosi di demenza, il trattamento e le cure, il supporto ai caregiver, il rafforzamento dei mezzi informativi e la ricerca. 

Se si pensa al numero delle persone colpite da demenza e al costo che la comunità e le famiglie devono sostenere, risulta fondamentale investire su ricerca e innovazione. A tal proposito il piano globale dell’OMS sottolinea che la demenza non è un’inevitabile conseguenza dell’invecchiamento: chi ne è colpito deve essere aiutato a vivere al meglio.

Caratteristiche della sindrome

La demenza è una sindrome in cui si verifica un deterioramento della funzione cognitiva al di là di quanto ci si potrebbe aspettare dalle normali conseguenze dell'invecchiamento biologico.

Sebbene la demenza colpisca principalmente le persone anziane, non è una conseguenza inevitabile dell'invecchiamento. La demenza deriva da una varietà di malattie e lesioni che colpiscono principalmente o secondariamente il cervello. La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza e può contribuire al 60-70% dei casi.

La settima causa di morte

La demenza è attualmente la settima causa di morte tra tutte le malattie e una delle principali cause di disabilità e dipendenza tra le persone anziane a livello globale. Si tratta di una patologia che  ha impatti fisici, psicologici, sociali ed economici, non solo per le persone che vivono con la demenza, ma anche per chi li assiste, le famiglie e la società in generale.

La demenza è una sindrome – di solito di natura cronica o progressiva – in cui si verifica un deterioramento della funzione cognitiva (cioè la capacità di elaborare il pensiero) al di là di quanto ci si potrebbe aspettare dal normale invecchiamento. Colpisce la memoria, il pensiero, l'orientamento, la comprensione, il calcolo, la capacità di apprendimento, il linguaggio e il giudizio. La coscienza non è influenzata. La compromissione della funzione cognitiva è comunemente accompagnata, e occasionalmente preceduta, da un deterioramento del controllo emotivo, del comportamento sociale o della motivazione.

Per maggiori informazioni potete trovare le linee guida al seguente link: https://www.who.int/emergencies/operations

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