L'accoglienza (con il filo spinato) dell'Ungheria agli afghani

L'inviata al confine tra Ungheria e Serbia: dietro, i container di "accoglienza" per gli afghani.
L'inviata al confine tra Ungheria e Serbia: dietro, i container di "accoglienza" per gli afghani. Diritti d'autore Euronews
Di Euronews Magyarország - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Oltre 300 afghani salvati da Kabul sono già arrivati al confine tra Ungheria e Serbia, sistemati in container "simili a carceri" (secondo l'Onu), già oggetto di contesa tra l'Unione europea e il governo ungherese. Solo qui, però, i rifugiati potranno effettuare le richieste di asilo

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Il governo ungherese ha evacuato più di 500 persone dall'Afghanistan e 336 di loro sono già arrivate in Ungheria.
Si tratta di afghani (e dei loro parenti) che hanno aiutato le missioni ungheresi negli ultimi 20 anni.
Tra di loro, 126 bambini.
Per il momento si trovano tutti ancora al confine serbo-ungherese.

Filo spinato e sorveglianza

L'inviata di Euronews, Nora Shenounda, al campo di accoglienza di Röszke:
"Sono arrivati in Ungheria anche i familiari di afghani che da anni aiutano le missioni ungheresi: bambini, anziani, donne, con persone gravemente traumatizzate dal punto di vista psicologico. Le autorità ungheresi li hanno sistemati nei container, che sono circondati da filo spinato, e la struttura è massicciamente sorvegliata".

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Accoglienza con filo spinato.Euronews

A questi cittadini afgani non è stato ancora concesso l'asilo, ha fatto sapere il ministero dell'Interno ungherese.
I rifugiati stanno trascorrendo dieci giorni di quarantena sanitaria a Röszke e Tompa (entrambe le strutture si trovano al confine tra Ungheria e Serbia, a 58 km di distanza l'una dall'altra) e hanno iniziato la procedura di valutazione dello "stato di immigrazione", che richiederà almeno tre settimane.

➡️ Una storia dall'Ungheria: Prigionieri nella Terra di Nessuno

"Non si può parlare di immigrazione per chi scappa dall'Afghanistan"

L'avvocato dell'Hungarian Helsinki Committee, Zsolt Szekeres, che si occupa di diritti umani:
"Il ministro degli interni ha l'autorità di riconoscere queste persone come rifugiati senza alcuna procedura di immigrazione. Ha questa possibilità. Ma quasi certamente non lo farà, così la Direzione Generale dell'Immigrazione Nazionale si dovrà occupare dei procedimenti di asilo. Il Ministero degli Interni parla di immigrazione, il che è fuorviante, perché sono soggetti di un processo d'immigrazione solo coloro che soggiornano illegalmente nel paese e non chi scappa dalla guerra".

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"Per chi scappa da una guerra, non si può parlare di immigrazione".Euronews

"Simili a carceri"

I rifugiati afhgani hanno ricevuto cibo, vestiti e cure sanitarie: un medico ha controllato il loro stato di salute.

Secondo le Nazioni Unite, i container delle cosiddette "transit zone" tra Ungheria e Serbia, già utilizzate in passato dal governo magiaro, sono "simili a carceri", per le quali l'Unione europea aveva già avviato una procedura di infrazione contro l'Ungheria.
Ma qui, nella terra di nessuno, a Röszke e Tompa, questi sono gli unici posti dove si può fare domande di asilo.
Sperando di ottenerlo.

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Si può chiamare accoglienza?Euronews
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