Continue scaramucce tra Varsavia e Minsk: il blocco degli aiuti umanitari per i 32 rifugiati afghani fermi al confine tra Polonia e Bielorussia scatena la reazione del premier polacco Morawiecki: sarà costruita una recinzione tra i due paesi, come quella del 2015 dell'Ungheria con la Serbia
La Polonia accusa la Bielorussia di fermare gli aiuti umanitari per i 32 rifugiati afgani bloccati da oltre due settimane al confine tra i due paesi.
Braccio di ferro tra Bielorussia e Polonia
Lunedì scorso, il Ministero degli Esteri polacco ha inviato una richiesta ufficiale alla Bielorussia per permettere a un convoglio merci con cibo, medicine, tende e biancheria di entrare nell'area dove sono ospitati i migranti.
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato che la richiesta è stata respinta.
"Proteggiamo i nostri confini"
Mateusz Morawiecki, primo ministro della Polonia:
"Abbiamo a che fare con un'azione appositamente preparata dal regime di Lukashenko e per prevenirla, proteggiamo i nostri confini. Tuttavia, sapendo che si tratta di persone che si trovano dall'altra parte del confine e che hanno bisogno di sostegno, abbiamo inviato un carico di materiale, ma da due giorni i camion sono ancora in attesa alla frontiera di Bobrowniki".
"Uno spettacolo multimediale"
Il ministero degli Esteri bielorusso, a sua volta, ha definito ciò che sta accadendo "uno spettacolo multimediale".
Secondo Minsk, Varsavia "potrebbe portare tutto il necessario ai migranti dal lato del confine polacco, e invece, ha scelto la strada della protesta formale e inviato un convoglio-merci al posto di blocco, come se la Bielorussia non fosse uno stato sovrano e non ci fosse bisogno di aspettare una risposta ad una richiesta".
Un vero e proprio muro di confine
Per proteggere i confini, il primo ministro polacco Morawiecki intende, però, la costruzione di un vero e proprio muro al confine con la Bielorussia, accusata di spingere migranti e rifugiati arrivati sul proprio territorio verso la Polonia e la Lituania, anche come ritorsione per le sanzioni dell'Unione europea a Minsk.
Il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ha paragonato questa recinzione a quella costruita dall'Ungheria nel 2015 al confine con la Serbia.
La Polonia prevede altresì una maggiore presenza dell'esercito - ora i militari sono circa 900 - accanto alle Guardie di frontiera, lungo i 400 km del confine con la Bielorussia.