Un pianta simbolo di rinascita. L'Estonia celebra il 30° anniversario dell’indipendenza

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Diritti d'autore AP Photo
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Di Debora Gandini
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Alla cerimonia a Tallin presenti, accanto alle principali cariche estoni, anche i leader di Lettonia, Lituania, Islanda e Polonia e il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli

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Prima tradizionale cerimonia dell'alzabandiera nel Giardino del Governatore a Toompea. Poi la foto di rito con i leader di Lettonia, Lituania, Islanda e Polonia e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli

Per il 30esimo anniversario della dichiarazione di indipendenza dell’Estonia è stato piantato un albero nel Parco di Tallin, simbolo di rinascita e ripartenza. “30 anni fa ci siamo svegliati con il sogno di vivere nel nostro paese secondo la nostra volontà”, ha sottolineato il presidente del parlamento estone Jüri Ratas. Un sogno che è diventato realtà.

Il primo ministro Kaja Kallas ha ricordato come nulla dovrebbe mai essere dato per scontato, un chiaro riferimento a quanto sta accadendo in questi giorni nel mondo e in particolare in Afghanistan. “Siamo riusciti ad ottenere molto, dobbiamo essere grati di questo. Abbiamo pari diritti e opportunità sia per le donne che per gli uomini, abbiamo libertà di espressione, libertà di azione, libertà di movimento. Valori da difendere ogni giorno.”

"Nulla dovrebbe mai essere dato per scontato. Abbiamo pari diritti e opportunità sia per le donne che per gli uomini, abbiamo libertà di espressione, di azione e di movimento. Valori da difendere ogni giorno.”
Kaja Kallas
Primo ministro estone

Era il 20 agosto del 1991, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, l’Estonia ritrovava la sua indipendenza. Dopo anni e anni di soprusi il Paese riuscì a liberarsi dai sovietici e ufficializzare la propria autonomia.

La nazione dichiarò quindi ritrovata e restaurata l'indipendenza del 1918, secondo il principio giuridico della continuità. Il 12 settembre dello stesso anno venne firmato il trattato che avrebbe portato le truppe armate sovietiche ad abbandonare definitivamente l’Estonia.  

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