Legge anti-LGBT in Ungheria: prima vittoria per Orban

Legge anti-LGBT in Ungheria: prima vittoria per Orban
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Di Euronews
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Via libera del Comitato elettorale al referendum sulla controversa legge anti-LGBT, con cui Orban sfida l'Europa e prova a legittimarsi in patria. No di critici e opposizione: "Quesiti distorti, così si influenza il voto"

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Via libera del Comitato elettorale ungherese, al referendum sulla controversa legge anti-LGBT, con cui Orban sfida l'Europa e prova a legittimarsi in patria. Questi sono alcuni dei cinque quesiti, nella formulazione proposta dall'esecutivo del premier ungherese. 

Alcuni quesiti del referendum

  • "Accettate che la scuola parli di sessualità ai vostri figli senza il vostro consenso?"
  • "Siete a favore della promozione dei trattamenti per il cambio del sesso dei minori?"
  • "Siete a favore della presentazione, senza restrizioni, di contenuti mediatici a carattere sessuale ai minori, che incidano sul loro sviluppo?"

Lascia o raddoppia. Orban punta tutto sul referendum

Sottoponendo al voto popolare la legge, già approvata a metà giugno, Orban insomma lascia o raddoppia. Sul piatto sopravvivenza politica e legittimità agli occhi dell'invisa Bruxelles - che proprio a causa della legge anti-LGBT ha aperto una procedura d'infrazione contro Budapest -, il premier ungherese scommette tutto sulla consacrazione del plebiscito referendario per consolidare la sua posizione di forza sia in patria che sulla scena internazionale. La data della consultazione non è stata ancora fissata. Al fine di capitalizzarne il bottino, che è certo di incassare, Orban vorrebbe che si tenesse prima delle elezioni politiche del prossimo anno. 

Opposizione e comunità LGBT: "Quesiti distorti, così si influenza il voto"

Già all'indomani della proposta di sottoporre la legge all'approvazione referendaria, comunità LGBT e opposizione hanno criticato la formulazione dei quesiti proposta dal governo, ritenendola dichiaratamente parziale e accusandola di orientare l'espressione degli elettori.

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