Batumi chiama Europa

Andare oltre il partenariato orientale, per accelerare l'emancipazione dal vicino russo e l'integrazione in Europa. Svincolandosi dai precedenti formati, i presidenti di Moldavia, Ucraina e Georgia si smarcano da Bielorussia, Armenia e Azerbaigian, per lanciare un messaggio a Bruxelles.
“Quanto ci unisce è anche il desiderio di non tornare al passato - ha detto la presidente georgiana Salome Zurabishvili, che ha ospitato la conferenza nella città portuale di Batumi -. Siamo pronti e determinati a batterci per un comune avvenire europeo. Evitare quindi rischi di polarizzazioni interne e di provocazioni esterne".
Questi i partecipanti alla 17a conferenza di Batumi
- Salome Zurabichvili, Presidentessa della Georgia
- Maia Sandu, Presidentessa della Moldavia
- Volodymyr Zelenskyy, Presidente dell'Ucraina
- Charles Michel, Presidente del Consiglio Europeo
Charles Michel: "Incontro storico, ma resta da fare"
Una mano tesa a Brussels, che il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha colto, parlando di "incontro storico", ma sottolineando anche i progressi ancora da compiere. "L'Unione Europea rimarrà un partner forte e affidabile della vostra regione. Contiamo su di voi per avanzare sul cammino delle riforme, non per compiacere Bruxelles, ma nell'interesse dei vostri popoli e delle vostre società".
Qui il discorso integrale di Charles Michel alla Conferenza di Batumi
La presidentessa georgiana: "Più ambizione nei fatti e non solo a parole"
Invito che ha trovato eco nel richiamo alla concretezza della presidentessa georgiana Zurabishvili: futuro europeo è nelle nostre mani - scrive su Twitter la presidente georgiana, Salome Zurabishvili - . Dobbiamo concentrarci sui progressi da fare, sugli obiettivi da raggiungere. E dobbiamo essere più ambiziosi, non soltanto a parole, ma anche nei fatti".