Covid a più velocità: in Europa riaperture graduali e lockdown severi

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Di Euronews
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Dal Portogallo all'Ungheria, si allentano le misure restrittive nei Paesi in cui la campagna vaccinale avanza e il virus frena la sua corsa

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Prove tecniche di normalità in Ungheria: l'inizio del coprifuoco serale è spostato a mezzanotte mentre pubblici esercizi e ristoranti rimarranno aperti fino alle 23. Il Paese inizierà a vaccinare i ragazzi dai 16 ai 18 anni con Pfizer-Biontech, a partire dal 10 maggio. Un nuovo passaggio di una campagna vaccinale tra le più celeri in Europa (secondo tasso di vaccinazione dell'Ue) legato all'utilizzo di ben quattro vaccini oltre a quelli ammessi dall’Agenzia europea del farmaco (AstraZeneca, Moderna, Pfizer e Johnson & Johnson). Si tratta di due vaccini cinesi, del russo Sputnik V e del vaccino Covishield, prodotto in India. 

Venerdì si sono verificate code lunghissime ai centri di vaccinazione allestiti a Budapest, dopo che il primo ministro Viktor Orbán ha annunciato la somministrazione di 100 mila dosi di vaccino Pfizer/BionTech. I cittadini potevano registrarsi attraverso il sito del governo, che però è andato in tilt in breve tempo a causa della grande domanda.

Anche la Francia estende le vaccinazioni anti Covid ai maggiori di 18 anni a partire dal 15 giugno. Le persone oltre i 50 anni possono nel frattempo iscriversi alla lista d'attesa per il vaccino dal 15 maggio. In parallelo, il presidente Macron ha presentato il suo piano per eliminare gradualmente le misure restrittive con la riapertura completa di bar e ristoranti dal 9 giugno.

Il Portogallo non ripropone lo stato di emergenza: dal primo maggio si potrà circolare liberamente senza restrizioni, anche se per il momento non ci sono stati annunci ufficiali. Il Paese si era distinto in Europa per una forte campagna di blocco degli ingressi oltre i propri confini. 

Il presidente portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, ha motivato la ripartenza con la "stabilizzazione e persino diminuzione del numero medio di morti e di quelli ricoverati in reparto e in terapia intensiva, la riduzione di Rt (l'indice di trasmissione) e la stabilizzazione del numero di contagi".

In Turchia le forze di sicurezza hanno pattugliato le strade principali e istituito posti di blocco nelle città per far osservare le restrizioni. Ankara ha infatti disposto la chiusura di aziende e scuole, oltre che la limitazione dei viaggi per arginare il picco di infezioni e decessi. Si tratta di un lockdown quasi totale, che durerà fino alla fine delle festività per il mese di Ramadan, il 17 maggio.

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