Tra gli arrestati la portavoce e una degli avvocati dell'oppositore incarcerato
Quasi 1500 persone sono state arrestate nella giornata di mobilitazione nazionale in Russia a sostegno dell'oppositore del Cremlino Alexei Navalny. L'uomo, in carcere, è in sciopero della fame da tre settimane. Chiede invano di essere visitato dai suoi medici, lamenta dolori alla schiena e mancanza di sensibilità nelle gambe. Secondo la sua famiglia Navalny rischia di morire.
Il leader politico è stato di recente trasferito in un ospedale penitenziario a Vladimir, a circa 200 chilometri da Mosca. Per i suoi sostenitori è la prova che le cose non stiano andando bene per la sua salute.
"Il motivo principale della protesta è che venga permesso ai dottori di vedere Navalny. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma sono venuta qui anche perché non voglio una Russia come questa, dove vivo nella paura", dice una manifestante.
"Prima hanno preso Navalny, ma poi verranno per noi. Quello che è successo a lui può accadere a chiunque", afferma un dimostrante.
Le manifestazioni più importanti, animate da giovanissimi, sono state a Mosca e San Pietroburgo. Tra gli arrestati ci sono anche la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh e una degli avvocati, Lyubov Sobol.
Il dissidente anti-Putin è stato arrestato per violazione della libertà vigilata a gennaio. Era appena rientrato in patria dalla Germania, dove era stato trasferito e curato per un avvelenamento con l'agente nervino Novichok, del quale accusa il Cremlino di essere stato il mandante.
Il dissidente anti-Putin è stato arrestato per violazione della libertà vigilata a gennaio. Era appena rientrato in patria dalla Germania, dove era stato trasferito e curato per un avvelenamento con l'agente nervino Novichok, del quale accusa il Cremlino di essere stato il mandante.