Hong Kong, un anno di carcere per il magnate dell'editoria Jimmy Lai

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Di redazione italiana
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Per il suo ruolo nelle proteste antigovernative del 2019. Condannati anche altri otto attivisti. Il 73enne è dietro le sbarre per diverse accuse

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Un anno di carcere per Jimmy Lai a Hong Kong: il magnate dell’editoria e attivista anti Pechino è stato condannato per il suo ruolo nelle proteste antigovernative del 2019 nell'ex colonia britannica.

È la prima volta che il fondatore del tabloid di opposizione Apple Daily – già dietro le sbarre per diverse accuse - si vede infliggere una condanna per il suo attivismo politico.

Insieme a Lai, 73 anni, sono state condannate anche altre otto persone: a quattro sono state inflitte pene dagli otto ai 18 mesi, mentre per gli altri quattro la pena è stata sospesa, tra cui gli ex parlamentari Margaret Ng e Martin Lee.

Durante le proteste del 2019 a Hong Kong si stima che oltre un milione e mezzo di persone abbiano partecipato alla marcia pacifica, non autorizzata dalla polizia, svoltasi il 18 agosto contro il disegno di legge sulle estradizioni in Cina.

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