Cadute in prescrizione molte delle accuse all'ex premier Socrates

Sono ormai caduti in prescrizione molti degli addebiti contro l'ex premier portoghese José Socrates come l'accusa di riciclaggio di denaro oltre ad altri carichi pendenti. Il giudice Ivo Rosa del tribunale di Lisbona ha stabilito che il milione e 700 mila euro avuti da un amico servivano per ottenere i favori del premier. Altre accuse sono state respinte per mancanza di prove.
Accuse sempre respinte
Fin da subito l'uomo politico si è sempre difeso con forza negando ogni addebito ed anche all'ultima uscita dal tribunale ha continuato a ribadire che le accuse sono false. "Sono state grandi bugie quelle raccontate al popolo portoghese per sette anni, i motivi per cui sono stato arrestato, diffamato, sono falsità. Questo è stato dimostrato oggi, il giudice ha esaminato in dettaglio quelle accuse. La questione delle fortune nascoste anche è falsa, era una menzogna": ha precisato Socrates.
Una nebulosa di soldi
La pubblica accusa aveva parlato di 34 milioni di euro rastrellati dall'ex premier durante gli anni in cui era in carica dal 2005 al 2011, denari che apparivano come la prova della sua corruzione. Ex primo ministro socialista Socrates è stato in carcere per nove mesi prima di essere posto agli arresti domiciliari e poi liberato su cauzione. Socrates era stato arrestato nel 2014 e nel suo dossier c'era anche un appartamento a Parigi di cui aveva avuto la disponibilità, poi ci sono state accuse di frode fiscale, corruzione e riciclaggio.Tra smentite e parziali ammissioni, senza tuttavia mai recedere dalla rivendicazione di innocenza, Socrates ha sempre parlato di una campagna diffamatoria nei suoi confronti orchestrata per ragioni politiche.