Ungheria, a rischio la riapertura delle scuole (prevista per il 19 aprile)

Ungheria, a rischio la riapertura delle scuole (prevista per il 19 aprile)
Diritti d'autore MTI/Balogh Zoltán
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il Governo ha deciso che le scuole dovrebbero riaprire, tuttavia la terza ondata della pandemia infuria: così tanti studenti, insegnanti e genitori sono riluttanti ad aderire

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In Ungheria, più di 5mila persone hanno aderito all'iniziativa contro la riapertura delle scuole, prevista per il 19 aprile.

I promotori, che sono un'associazione studentesca, sostengono che, dovendo l'Ungheria affrontare il peggior tasso di mortalità al mondo a causa della pandemia, si tratta di una decisione sbagliata.

Gli alunni delle scuole superiori sono invitati a rimanere a casa, se il Governo deciderà di attenersi al piano prestabilito.

"Penso che molti si uniranno al boicottaggio - afferma uno degli organizzatori - perlopiù quelli che vivono con una malattia cronica o si stanno preparando per la laurea".

Il Governo ha ordinato di vaccinare gli insegnanti disposti a farsi inoculare Pfizer, appellandosi anche ad un documento di ricerca statunitense che ne tesse le lodi.

Secondo quest'ultimo, infatti, 14 giorni dopo aver ricevuto la prima dose, ci sarebbe già una risposta immunitaria pari all'80%.

Zoltan Balogh/MTVA - Media Service Support and Asset Management Fund
AP PhotoZoltan Balogh/MTVA - Media Service Support and Asset Management Fund

Tuttavia, una parte significativa degli insegnanti verrà vaccinata solo questo fine settimana, quindi da qui all'apertura non ci sono i decantati 14 giorni.

A marzo, anche i vertici medici del Paese hanno sottolineato che le persone sono ancora vulnerabili nelle prime 2-3 settimane successive alla prima dose.

Nonostante il 25% della popolazione sia già stata parzialmente vaccinata, molti temono che il virus si diffonda rapidamente nelle scuole, mettendo a repentaglio anche la salute di studenti e genitori.

"Dobbiamo tener conto - dice Miklós Rusvai, virologo - che nel frattempo la vaccinazione va avanti, quindi non vedo l'apertura delle scuole come un pericolo".

Ciò, però, non consolerebbe coloro che si stanno preparando per gli esami finali, previsti per l'inizio di maggio.

"Molti genitori ci scrivono lettere -afferma Zsuzsa Szabó, presidente Associazione degli insegnanti - dicono che non permetterebbero ai loro figli, che si preparano per gli esami finali, di andare a scuola, qualora il Governo riaprisse.

Temono che, se i loro figli si ammalano, ciò metterebbe a rischio i sacrifici dell'anno scorso, forse degli ultimi quattro anni, ed anche il loro processo di ammissione alle Università sarebbe in pericolo".

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