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La scuola che riparte, in presenza e a distanza

Rientro a scuola
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Si torna a scuola in Italia, anche in zona rossa, sino alla prima media. Il nodo della Dad e le vaccinazioni per il personale scolastico al centro dell'agenda istruzione

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L'Italia scolora dal rosso totale alle varie sfumature che consentono di riaprire le scuole dopo le festività di Pasqua. In realtà, anche nelle 9 regioni zona rossa (Valle d'Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia-Romagnaa, Lombardia, Toscana, Calabria e Campania) la didattica in classe è possibile per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e della prima media.

Dal rosso all'arancione (Sicilia, Sardegna, Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Liguria, Veneto, più le Province autonome di Trento e Bolzano), le lezioni in presenza si estendono a tutte le classi fino alla terza media.

Agli istituti superiori resta la didattica a distanza al 50 per cento (possibile fino al 75 per cento). 

Vaccinazioni del personale scolastico

Procede la vaccinazione del personale scolastico. Attualmente sono oltre un milione i vaccinati secondo il portale del Ministero della Salute.

Una quota destinata progressivamente ad aumentare visto che la campagna vaccinale non è conlusa in diverse regioni. 

Risorse per la scuola

Il ministero dell'Istruzione rende noto che i primi 150 milioni del Decreto ristori sono stati distribuiti alle scuole. Le risorse saranno impiegate per le misure di intervento necessarie a garantire la sicurezza negli istituti scolastici, tramite la dotazione di materiale e strumenti di sicurezza, il potenziamento delle attività di inclusione degli alunni con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali. 

I fondi potranno essere utilizzati anche per l'assistenza psicologica e pedagogica di studenti e personale scolastico e per i servizi medico-sanitari necessari nella gestione dell’emergenza.

Gli altri 150 milioni, che riguardano l’ampliamento dell’offerta formativa, saranno distribuiti successivamente, dopo il necessario decreto di riparto.

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