Covid-19: la Francia è il paese più in difficoltà, a Venezia c'è il "vaporetto dei vaccini"

Il "vaporetto-ambulatorio" di Venezia
Da qualche settimana, a Venezia, esiste un "vaporetto-ambulatorio", attraccato all'isola di Sant'Erasmo, come clinica galleggiante per il vaccino per raggiungere i residenti di età superiore agli 80 anni che vivono su alcune delle isole meno popolate della città.
A Pasquetta sono state somministrate circa 120 dosi.
Francia: rischio pazienti in terapia intensiva superiori all'anno scorso
Francia sempre più "maglia nera" europea, in base ai dati-Covid.
Il ministro della Sanità francese, Olivier Véran, ha avvertito che il numero di pazienti da Covid-19 in terapia intensiva potrebbe raggiungere e addirittura superare i livelli visti durante la prima ondata, un anno fa.
Gli ospedali francesi hanno già superato il numero di pazienti della seconda ondata di novembre.
Ora i livelli di saturazione potrebbero avvicinarsi a più di 7.000 pazienti ricoverati in terapia intensiva.
Spiega il ministro della Sanità francese:
"Ci sono sempre due o tre settimane tra il picco dei contagi e il picco dei ricoveri. La persona che contrae una forma grave di Covid la svilupperà dopo 10 o 15 giorni. Se raggiungiamo il picco di contagi questa settimana, significa che tra due o tre settimane avremo il picco di pazienti in terapia intensiva. Sarà un numero elevato. perché siamo già a più di 5.000 persone in terapia intensiva".
Spagna: centri vaccinazione in stadi, palazzetti e auditorium
La Spagna, come la Francia, punta sui vaccini come via d'uscita dalla crisi.
Un altro milione e 200.000 dosi del vaccino Pfizer è stato consegnato lunedì, mentre tutte le regioni spagnole si preparano ad effettuare le vaccinazioni in auditorium, palazzetti dello sport e stadi.
Anche allo stadio "Wanda Metropolitano" di Madrid.
In tutta la Spagna, la campagna di vaccinazione del paese va avanti.
Gli operatori sanitari sono sotto pressione. Ma con un filo di ottimismo.
Dice l'infermiera Maria Luisa Dominguez Perez:
"Qui, in questo centro, ci prepariamo a vaccinare 10.000 persone al giorno. Possiamo farlo. Possiamo farlo con l'incredibile dedizione degli operatori sanitari, il coordinamento organizzativo e la collaborazione dei cittadini che ricevono un messaggio sul cellulare e arrivano in tempo per farsi vaccinare".
Serbia con vaccino "made in China"
In Serbia, intanto, sono arrivate centinaia di migliaia di dosi del vaccino cinese Sinopharm.
La Serbia ha vaccinato circa un milione e mezzo di persone (su 7 milioni di abitanti).
Il governo ha allentato le restrizioni nonostante l'ancor alto numero di casi. "Vogliamo tenere in piedi la nostra economia", ha commentsto il presidente serbo Aleksandar Vučić.