Nella capitale Nicosia protesta contro le misure restrittive anticovid e la corruzione. "Più investimenti in istruzione e sanità pubblica"
Slogan e canti per le strade di Nicosia dove centinaia di ciprioti hanno marciato sabato per denunciare la corruzione del governo e chiedere la revoca delle misure restrittiveanticoronavirus. Tra i manifestanti anche la musicista Anastasia Demetriadou diventata involontariamente un simbolo delle proteste dopo essere stata colpita al volto negli scontri con la polizia da un cannone ad acqua durante una precedente manifestazione e operata d’urgenza per salvare l’occhio sinistro.
L'episodio ha ispirato una sua poesia, composta per la Giornata internazionale del 21 marzo, della quale ha recitato alcuni versi. Insieme a lei la piazza ha chiesto anche un maggior supporto ai lavoratori e ai soggetti socialmente più vulnerabili, più investimenti in sanità pubblica e istruzione invece che nella polizia e nelle armi.
I manifestanti hanno marciato dal ministero degli Interni fino all’ingresso del palazzo presidenziale dove hanno intonato slogan e canti contro il governo.