Gli Usa invitano la diplomazia cinese in Alaska ma il disgelo non c'è

Gli Usa invitano la diplomazia cinese in Alaska ma il disgelo non c'è
Diritti d'autore Frederic J. Brown/AFP or licensors via AP
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Di Paolo Alberto Valenti
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Disgelo impossibile tra Stati Uniti e Cina ad Anchorage dove il segretario di stato USA Antony Blinken ha ricevuto una delegazione di rango con Yang Jiechi, il più alto responsabile della diplomazia di Pechino

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Più che un tentativo di disgelo tra Stati Uniti e Cina in Alaska si è assistito ad una reciproca configurazione di intenti e di evidenti e stridenti divergenze. Nei ghiacci di Anchorage il segretario di stato Ssa Antony Blinken ha ricevuto una delegazione di rango con Yang Jiechi, il più alto responsabile per la diplomazia cinese, nonché il ministro degli esteri di Pechino Wang Yi.

Un faccia a faccia senza sconti in cui Blinken ha esibito la sua soddisfazione per il ritorno degli Stati Uniti sulla scena internazionale col decalogo dei nuovi impegni verso alleati e partner ed ha manifestato profonda preoccupazione per alcune delle azioni che il governo cinese intraprende a 360°.

Mondi lontani

Yang ha risposto con fermezza chiedendo agli Stati Uniti di smettere di promuovere la propria versione di democrazia in un momento in cui gli Stati Uniti scontano ondate di malcontento interno. Ha anche accusato l'amministrazione americana di non aver risolto i propri problemi di diritti umani e ha contestato quella che ha detto essere ``"condiscendenza'' da parte di Blinken.

Le minacce di Pechino

Per Blinken la Cina è una minaccia all’ordine giuridico internazionale che garantisce una certa stabilità globale. Gli Usa non vogliono un conflitto con la Cina, ma ha precisato che Washington si batterà sempre “per i propri principi, per il popolo americano e per i suoi alleati”. Gli inviati Usa hanno affermato che il loro governo è pronto a unirsi con i Paesi amici per contrastare il crescente “autoritarismo” della Cina e i suoi abusi.

La lista delle divergenze per Washington annovera la questione bollente di Hong Kong, la guerra commerciale, i cyber-attacchi, l'espansionismo globale di Pechino. Intanto sono stati gli americani a proporre il primo incontro di alto livello dell'era Biden. Organizzandolo in Alaska hanno fatto da padroni di casa.

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