Scontro politico totale in Bolivia dopo l'arresto di Añez

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Di Paolo Alberto Valenti
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Altissima tensione in Bolivia dopo l'arresto della ex-presidente ad interim Jeanine Añez, di due suoi ex ministri e dell'ex comandante della Marina boliviana accusati di aver orchestrato un colpo di stato nel 2019 ai danni dell'allora presidente Evo Morales

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"` Questo è un abuso - ha detto ai giornalisti l'ex-presidente Jeanine Añez - Non c'è stato nessun colpo di stato, ma una successione costituzionale.'' Añez è dovuta comparire davanti al giudice. Intanto dalla cella di polizia a La Paz, Añez ha invitato l'Organizzazione degli Stati americani e l'Unione europea a inviare missioni in Bolivia per valutare quella che ha definito `` una detenzione illegale ''.

L'ex presidente Evo Morales e la battaglia dei social

“In nome della giustizia e verità per le 36 vittime, gli oltre 800 feriti e i 1.500 detenuti illegalmente nel colpo di stato che gli autori e complici della dittatura che ha saccheggiato l'economia e attentato alla vita e la democrazia in Bolivia siano indagati e puniti", ha scritto Morales sui social. Un'alta funzionaria del ministero degli esteri statunitense ha invitato a garantire sempre e comunque i diritti civili per un giusto processo.

Manifestanti pro e contro Añez

I sostenitori e gli oppositori dell'ex-presidente ad interim della Bolivia Jeanine Añez si sono fronteggiati davanti alla procura della repubblica di La Paz, dove è avvenuto l'interrogatorio dell'ex leader accusata di sedizione sulla base di quanto affermato anche dal precedente presidente Morales.

La battaglia mediatica e legale

"L'ex presidente dovrebbe essere giudicata in parlamento con un atto d'accusa circostanziato piuttosto che con una detenzione arbitraria": ha detto Rafael Quispe, leader indigeno Aymara, membro dell'amministrazione della presidente deposta. "Chiediamo giustizia, vogliamo la pena massima perché ci sono stati morti, persone sono rimaste ferite e stanno ancora soffrendo negli ospedali": ha dichiarato invece un oppositore della ex-presidente.

Fortissime tensioni

Da parte sua il ministro dell'Interno, Eduardo del Castillo, ha negato che dietro l'arresto vi siano intenzioni vendicative. "Voglio sottolineare - ha detto - che questo governo democraticamente eletto non sta perseguitando nessuno per ragioni politiche. Quello che sta facendo è assicurare che vi sia giustizia nel Paese". L'arresto di Añez ha aggravato le tensioni politiche in un paese latinoamericano già lacerato da una cascata di presunti torti subiti da entrambe le parti. Lo scambio di fatture reciproche ormai è a raffica.

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