Prove tecniche di unità in Libia. Al voto al Parlamento di Sirte la fiducia all'esecutivo del premier Abdul Hamid Dbeibah. Appello delle Nazioni Unite: "Opportunità storica per superare le divisioni scrivere una nuova pagina nella storia del Paese"
Da una parte, unità nazionale e riconciliazione. Dall'altra il baratro, che protrarrebbe crisi e incertezza di una Libia spaccata e dilaniata da divisioni e conflitti. E' con questo aut-aut, che il premier designato Abdul Hamid Dbeibah si sottopone all'esame del Parlamento di Sirte: 130 voti per dire sì o no alla squadra di governo, incaricata di traghettare il Paese fino alle elezioni presidenziali e politiche del prossimo dicembre.
"Quella di oggi - dice Dbeibah - è anche una crisi di fiducia e di partecipazione. Fondamentali sono realismo e comprensione". Un messaggio che ribadirà questo martedì, nel suo discorso al Parlamento. Poi una maratona di negoziati fino al 24 marzo: data ultima per il via libera all'esecutivo in cui molti sperano, per riconciliare le due Libie che ancora oggi si affrontano e scontrano. Un'occasione storica, secondo le Nazioni Unite, che invitano i parlamentari a cogliere questa opportunità "per scrivere una nuova pagina nella storia del Paese".