Pesano i raduni clandestini per il carnevale, a febbraio, ma anche la variante di Manaus del Covid-19. Martedì il picco con più di 1700 vittime in 24 ore.
Il Brasile incassa il conto del carnevale sull'epidemia. I ritrovi clandestini di febbraio, insieme alla variante locale, riconosciuta a Manaus in Amazzonia, ha portato a un incremento dei contagi da Covid -19. Venerdì l'iconica spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, si è risvegliata semideserta.
Pochi clienti nei bar, che possono restare aperti fino alle 17, coprifuoco alle 23 alle 5 del mattino. I chioschi sul lungomare restano chiusi del tutto.
William Silva lavora in uno di questi locali: "Se ci lasciassero aprire al 40% della capaciità potremmo lavorare senza assembramenti - dice - Ma soprattutto potremmo ancora pagarci le bollette. Ci lasciano nell'incertezza totale. Durerà una settimana? Un mese? Chiuderà di nuovo tutto?"
Curva in salita
A vigilare sulle chiusure c'è una task force municipale. Secondo il sindaco le restrizioni saranno in vigore per una settimana, poi si valuterà un'estensione.
La città di San Paolo è in lockdown per 15 giorni. In Brasile la terza ondata si sta rivelando la più letale: martedì il Paese ha toccato un picco di 1700 vittime in un giorno. In totale i morti sono 257mila.