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Il business europeo post Brexit. La fuga delle imprese dal Regno Unito verso la Francia

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Di Cyril Fourneris & Debora Gandini
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il business europeo post Brexit. La fuga delle imprese dal Regno Unito verso la Francia. Secondo la Banca Centrale francese Parigi ha guadagnato 170 miliardi di euro e circa 2.500 posti di lavoro

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Con la Brexit la Francia incassa. Secondo la Banca Centrale francese la fuga delle imprese dal Regno Unito ha fruttato nel 2020 ben 170 miliardi di euro e ha portato nel Paese transalpino circa 2.500 posti di lavoro, oltre a una lunga lista di attività finanziarie. Un dato più che positivo anche secondo la società di consulenza “Knight Frank France”.

Secondo l’Amministratore Delegato, Vincent Bollaert, Parigi è sempre ancorata in seconda posizione dietro Dublino per ragioni geografiche, culturali ed economiche. Ma ha guadagnato terreno, perché è sempre stata dietro a Francoforte e al Lussemburgo. I movimenti si sono registrati, principalmente, nel settore finanziario, che rappresenta il 7% del PIL britannico. Londra è stata una porta d'accesso ai mercati europei, ma questo potrebbe cambiare con il nuovo ciclo di negoziati in corso.

La fuga delle imprese dal Regno Unito

Dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea solo una piccola parte dei servizi si è spostata dalla City a Parigi. Le sfide sono solo all'inizio, visto che il prossimo mese dovrebbe essere siglata un’intesa su un nuovo accordo finanziario. Qui a La Défense, il quartiere degli affari, le aziende sperano di conquistare quote dell'enorme mercato del Regno Unito. L'accordo dovrebbe fornire alle società britanniche l'accesso al mercato europeo, e consentire di proseguire con le loro attività. Ma è probabile che ci siano dei cambi di rotta.

Didier Alleaume, esperto di servizi finanziari di Associé Grant Thornton ci fa notare che questi accordi hanno molti punti, sono più di cinquanta quelli da negoziare. L’Europa potrebbe anche modificarli nel caso di un andamento non favorevole ella normativa o nel comportamento del Regno Unito. Dunque questo accesso limitato potrebbe incoraggiare anche nuove ricollocazioni. “In questo momento vediamo fondi di investimento con sede a Londra, spostati nella capitale francese, e qui cercare supporto per sviluppare le loro operazioni, prosegue Alleaume. “La Brexit è cosa fatta ma ci sono ancora punti da definire. Resta da vedere come gli investitori ora reagiranno. Lo sapremo solo con il tempo.”

Secondo gli esperti, Londra resterà, salvo colpi di scena, il cuore finanziario del continente. Ma altre capitali europee, come Parigi, potrebbero approfittare della Brexit per fare affari e conquistare maggior potere.

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