Lo storico verdetto di un tribunale di Francoforte contro Stephann Ernst, un assassino di estrema destra che uccise nel 2019 l'esponente, pro-rifiugiati, della Cdu Walter Lübke. Fu il primo omicidio contro un politico commesso dall'estrema destra tedesca nella storia della Repubblica federale.
Punire con l'ergastolo uno storico crimine di estrema destra. Condannato dal tribunale di Francoforte alla massima pena Stephan Ernst per l'omicidio a sangue freddo di Walter Lübke, un esponente pro-rifugiati della CDU, il partito conservatore di Angela Merkel.
Ergastolo inteso a limitare i benefici di legge sulla pena. Il responsabile sconterà infatti non meno di quindici anni di carcere.
Condannato con la condizionale anche Markus Hartmann, altro estremista di destra, ma solo per aver violato la legge sul possesso delle armi.
L'assassinio premeditato punito è il primo crimine politico di sangue commesso, contro un esponente di partito, dall'ultradestra tedesca in oltre settantanni.
L'esponenete politico di centrodestra venne ucciso a colpi di pistola da Ernst, reo confesso, nel 2019. Lübke aveva assunto nel land del Kessel delle posizioni a favore dei rifugiati, soprattutto siriani, diventando bersaglio delle critiche xenofobe. Contesto in cui Ernst ha deciso di passare all'azione criminale.