Covid: coprifuoco alle 18 in Francia, proteste a Vienna, la Spagna nega un nuovo lockdown

Francia: misure tra le più severe d'Europa
In Francia, primo sabato di coprifuoco alle 18.
Durerà almeno 15 giorni, ha annunciato il primo ministro Jean Castex.
La Francia conferma misure restrittive tra le più severe d'Europa.
Uniche deroghe al coprifuoco: motivi di lavoro, visite mediche e altri motivi urgenti.
I negozi dovranno chiudere alle 18 in punto. Ristoranti e bar restano in modalità esclusivamente da asporto, però non oltre le ore 17.
Notevole lo spiegamento di forze dell'ordine per controllare eventuali infrazioni al coprifuoco.
Spagna: "Faremo di tutto per evitare un nuovo confinamento"
In Spagna, Il ministro della salute Salvador Illa ha dichiarato sabato che il governo-Sánchez cercherà di evitare un nuovo confinamento su larga scala - come sta avvenendo, invece, in Regno Unito e Paesi Bassi - e si impegna a vaccinare gran parte della sua popolazione entro l'estate, nonostante il ritardo nella distribuzione del vaccino Pfizer-BioNTech.
Illa ha dichiarato che, anche se la Spagna riceverà dalla Pfizer solo il 56% delle dosi previste la prossima settimana, il programma di vaccinazione della Spagna è in corso per immunizzare il 70% della popolazione entro l'estate.
L'azienda farmaceutica statunitense Pfizer ha, infatti, annunciato venerdì che ridurrà temporaneamente le consegne del suo vaccino anti-Covid ai paesi europei, mentre aumenterà la capacità produttiva.
La Spagna ha somministrato oltre 600.000 dosi del vaccino Pfizer-BioNTech.
Sta anche lanciando il vaccino Moderna, ma con meno di 500 dosi somministrate finora.
Salvador Illa, ministro della Salute spagnolo:
"Durante la terza ondata, lo stato di emergenza ha funzionato e funziona tuttora e noi andremo avanti con questi strumenti per superare questa terza ondata e, se necessario, adotteremo misure aggiuntive. Le studieremo e ne discuteremo nel forum tra le regioni".
Austria: proteste e restrizioni allungate
Circa 6.000 persone si sono riunite sabato In Heldenplatz, nel centro di Vienna, per protestare contro le misure del governo austriaco per arginare il Coronavirus.
Ragioni economiche a teorie di cospirazione tra le motivazioni della protesta.
Marco Maier, un rappresentante degli studenti, ha dichiarato che i suoi coetanei non sopportano più lo stress della didattica a distanza e "vogliono solo tornare a scuola".
Stephanie, un'operatrice del turismo, è venuta a Vienna da Salisburgo con il marito per protestare contro le conseguenze economiche delle restrizioni. "Non riusciamo più a vedere la luce in fondo al tunnel", ha detto.
Altri manifestanti hanno distribuito volantini che mettevano in guardia contro le vaccinazioni obbligatorie e accusavano il governo di aver instaurato una dittatura.
La polizia si aspettava fino a 30.000 partecipanti, ma molti cortei di protesta sono stati cancellati con un breve preavviso.
Nel tardo pomeriggio la polizia ha riferito che la protesta in Heldenplatz ha iniziato a dissolversi.
Il governo austriaco sta valutando la possibilità di estendere le attuali restrizioni oltre la data prevista, il 24 gennaio.
Il cancelliere Sebastian Kurz dovrebbe annunciare i dettagli già domenica.