In un incontro i ministri degli esteri di Mosca ed Ankara hanno ribadito che, dopo l'acquisto da parte turca del sistema missilistico russo S-400, continueranno a lavorare insieme. Lavrov: "Da Washington pressioni illegittime"
La collaborazione militare tra Russia e Turchia continuerà nonostante le sanzioni statunitensi che hanno colpito la Turchia questo mese. Mosca e Ankara rilanciano la prova di forza mentre il nuovo presidente americano Joe Biden sta per insediarsi. I ministri degli esteri russo, Serguei Lavrov, e l'omologo turco, Mevlut Cavusoglu, si sono incontrati questo martedì e il russo è stato molto esplicito: "Con la Turchia abbiamo confermato la nostra reciproca intenzione di sviluppare la collaborazione militare - ha detto Lavrov - Noi apprezziamo, come ha detto più volte il presidente Putin, l'attitudine dei nostri colleghi turchi verso l'interazione in questo campo, nonostante le illegittime pressioni di Washington".
Gli Stati Uniti il 14 dicembre hanno emesso sanzioni contro i vertici dell'industria della difesa turca dopo che Ankara, membro NATO, ha acquistato da Mosca il sistema missilistico anti-aereo S-400.
La Turchia si è sempre difesa dicendo che l'acquisto era giustificato dal rifiuto degli americani a vendere missili patriot. Il presidente turco Erdogan ha definito le sanzioni un atto ostile. Cavusoglu nei giorni scorsi ha ripetuto che sarebbero restate senza alcune effetto. Oggi la dimostrazione.