Il super-telescopio di Gaia, missione dell' Esa, ha censito in 3D la nostra galassia con una precisione mai raggiunta prima; Il direttore scientifico dell'Esa "Sapere la storia della via Lattea ci aiuta a prevedere il futuro".
Trentaquattro mesi di osservazioni satellitari, una cartina piena di stelle, quasi due miliardi, costruita in 3D; ognuna ha il suo indirizzo nella via Lattea che mai era stata mappata con tanta precisione. Il censimento è frutto del lavoro dell'agenzia spaziale europea (Esa) con la missione Gaia a cui l'Italia partecipa significativamente.
Ora gli scienziati sanno qualcosa di più della storia dell'universo. Il direttore scientifico dell'Esa, il professor Günther Hasinger ci spiega che: "quello che stiamo imparando è fondamentalmente la storia della nostra via Lattea. Stiamo tornando indietro nella storia del tempo più o meno come quando gli archeologi scavano, ma molti miliardi di anni prima, prima ancora che il sole nascesse. Possiamo dire qualcosa della via Lattea, di quando era molto giovane, e questo può anche farci prevedere cosa accadrà in futuro".
Il super-telescopio di Gaia è posizionato a 1,5 milioni di chilometri dalla terra, in direzione opposta al sole; da qui osserva stelle, esopianeti, costellazioni e asteroidi della nostra galassia che ha un diametro di 100.000 anni luce eppure è solo una piccola parte dell'universo.
Dopo un primo catalogo nel 2016 e un secondo nel 2018, gli scienziati hanno determinato, per esempio, che la via Lattea si sta fondendo con altre galassie.
La prossima mappatura è prevista per il 2022 poi il catalogo stellare continuerà ad essere aggiornato fino al 2025.