Francia: il Governo riscrive il contestato articolo 24 della nuova legge sulla sicurezza

Agenti all'ombra della Tour Eiffel
Agenti all'ombra della Tour Eiffel Diritti d'autore Christophe Ena/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di redazione italiana
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Dopo le proteste di piazza contro l'articolo 24 ed il caso Zecler, la maggioranza fa retromarcia: l'articolo è da riscrivere

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In Francia, quattro agenti di Polizia sono indagati e due di loro rimangono in carcere nell'ambito dell'inchiesta sul pestaggio del produttore musicale Michel Zecler.

Per tre agenti, l'accusa è di "violenze volontarie da parte di pubblico ufficiale e falso in atto pubblico".

I tre principali indagati hanno finito per ammettere che il pestaggio non era giustificato e di aver agito più che altro per paura, una volta dentro la casa di produzione di Zecler.

Hanno però negato di aver detto frasi razziste, mentre la vittima li accusa di essere stato chiamato "sporco negro", circostanza confermata da un impiegato presente al momento del pestaggio nello studio sotterraneo.

Stando alla Procura, nessun incidente particolare aveva fino a una settimana fa macchiato la carriera degli agenti.

Contro la violenza delle forze dell'ordine, i francesi sono scesi in piazza: chiedono anche la revoca del disegno di legge sulla sicurezza, che all'articolo 24 vieta le riprese delle operazioni di Polizia.

Il disegno di legge ha suscitato una forte reazione in Francia, non solo nell'opinione pubblica ma in seno alla stessa maggioranza. 

Molti esponenti di quest'ultima hanno chiesto e ottenuto in Parlamento la sospensione dell'articolo.

L'articolo 24 della legge sicurezza va riscritto

Il caso Zecler ha fomentato la piazza in Francia, dove da giorni associazioni, collettivi, semplici cittadini, giornalisti e attivisti dei Diritti umani, sono sul piede di guerra contro l'articolo 24 della legge generale sulla sicurezza, articolo che prevede multe fino a 45mila euro e un anno di prigione per chi diffonde immagini di poliziotti riconoscibili. 

Legge "liberticida e anti-democratica" è stata chiamata e la sollevazione popolare è stata tale e tanta da costringere la maggioranza di governo a tornare sui suoi passi. 

Un pasticcio di dimensioni notevoli attorno al quale la maggioranza si sta avvitando, senza ancora riuscire a trovare una via d'uscita.

Avviata la riscrittura del famigerato articolo 24 della legge già approvata tra le polemiche all'Assemblée générale, ora in mano al Senato. 

"Bisogna dire che la scelta di inserire la norma ha turbato la popolazione se non addirittura instillato la convinzione che il diritto all'informazione, lo stesso esercizio del legittimo controllo sulle azioni di Polizia, fosse minacciato - ha detto il presidente alla camera di "En Marche" ed ex Ministro dell'interno, Christophe Castaner - l'equilibrio che avevamo cercato sull'articolo 24 non è stato percepito da tutti ". 

Parole che suonano come un eufemismo, se si considera che contro l'articolo sono scese in piazza decine di migliaia di persone in tutta la Francia, con guerriglia urbana a Parigi.

Macron ha descritto l'assalto ai danni di Zecler come "inaccettabile" e "vergognoso", ma si dice che sia furioso per il modo in cui il Governo ha gestito la questione sul disegno di legge sulla sicurezza, specie il Ministro dell'Interno, Gerald Darmanin.

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