L'idea di Qantas: vaccino anti Covid obbligatorio per i viaggi internazionali

Un velivolo della compagnia aerea Qantas
Un velivolo della compagnia aerea Qantas Diritti d'autore AP Photo/Matt Hartman, File
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Di Thomas Seymat Agenzie:  AP
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Il CEO della compagnia aerea australiana ha dichiarato che vorrebbe far diventare il vaccino indispensabile, come il passaporto e la carta d'imbarco

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E' un'affermazione che potrebbe causare turbolenze, al settore aereo, già in ginocchio a causa del Covid-19. Per Alan Joyce, CEO della compagnia aerea australiana Qantas, una volta che il vaccino contro il coronavirus sarà disponibile, dovrebbe essere un elemento importante e obbligatorio per i viaggi internazionali, come il passaporto e la carta d'imbarco.

"Per i viaggiatori internazionali, richiederemo che siano stati vaccinati prima di potersi imbarcare", ha detto Joycel, in un'intervista su un canale australiano. "Sicuramente per i visitatori internazionali che entrano e per coloro che lasciano il Paese, pensiamo sia una necessità".

E il numero 1 di Qantas ritiene che il vaccino non sia necessario solo per andare e venire dall'Australia, ma anche per il resto del mondo: "Dopo aver parlato con i miei colleghi di altre compagnie aeree in tutto il mondo, penso sarà una scelta condivisa".

Una decisione che potrebbe avere un effetto domino. "Per quanto ne sappiamo, non è stata ancora annunciata una politica specifica per le compagnie aeree di Star Alliance, ma stiamo monitorando attentamente la situazione in rapida evoluzione", ha detto un portavoce della più grande alleanza globale di compagnie aeree del mondo, che ne comprende 26, tra le quali United, Swiss, Turkish Airlines e Lufhansa. "È probabile che un numero sempre maggiore di compagnie aeree in tutto il mondo adotterà una tale politica".

In Europa, la questione resta aperta. Un portavoce di Ryanair, intervistato da Euronews, ha dichiarato che "non sarà richiesto alcun certificato di vaccinazione per i voli a corto raggio all'interno dell'Ue. Nell'ambito del regime di libera circolazione dell'Ue, ci aspettiamo che le restrizioni di quarantena siano revocate nella primavera del 2021, una volta che saranno disponibili vaccini efficaci, per proteggere i gruppi ad alto rischio contro il Covid-19".

Per Air France, l'atteggiamento è quello della prudenza. "Air France segue da vicino gli sviluppi relativi alla disponibilità e alla distribuzione di un vaccino (...) La compagnia partecipa attivamente alle discussioni con i governi francesi e internazionali e le autorità sanitarie e seguirà le raccomandazioni o gli obblighi, che saranno emessi per il trasporto dei passeggeri", spiega un portavoce contattato da Euronews. "In questa fase non è possibile determinare le condizioni precise che regoleranno il trasporto dei clienti, una volta che il vaccino sarà disponibile".

Una politica comune di tamponi in attesa del vaccino?

Mentre il mondo attende con ansia il lancio dei vaccini anti Covid, Oneworld, Star Alliance e SkyTeam - tre alleanze di compagnie aeree globali -  hanno affermato che i tamponi potrebbero essere parte di un approccio globale, per incrementare i viaggi internazionali, ridurre l'uso della quarantena obbligatoria e rallentare la diffusione del coronavirus.

Le nuove linee guida per i test dell'Organizzazione Internazionale per l'aviazione civile delle Nazioni Unite (ICAO) potrebbero "aprire la strada alla creazione di un quadro di fiducia tra i Paesi", secondo il CEO di Star Alliance, Jeffrey Goh. Lo si legge in una dichiarazione congiunta, pubblicata sul sito  oneworld.com.

Le alleanze - che rappresentano un totale di 58 compagnie aeree associate - hanno citato le recenti prove del passaporto sanitario digitale CommonPass, che utilizza una app per smartphone, per verificare in modo sicuro che i passeggeri abbiano rispettato i requisiti sanitari, sia che si tratti di un test anti Covid-19, sia di un futuro vaccino.

Fino ad oggi, i requisiti per i test sono stati soggetti a diversi approcci ed esperienze, con quarantene e restrizioni di viaggio ancora in vigore, mentre i viaggi aerei internazionali sono diminuiti del 92%, rispetto ai livelli pre-pandemici di Covid-19.

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