Covid-19: ormai a un passo dal vaccino. Cosa sappiamo finora

sperimentazione vaccino anti-covid
sperimentazione vaccino anti-covid Diritti d'autore Hans Pennink/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Diritti d'autore Hans Pennink/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Di Emma Beswickredazione italiana
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Cosa sappiamo finora, quali sono i laboratori farmaceutici (che si sono fatti una sana concorrenza) in dirittura d'arrivo, quali le differenze e che contatti sono stati presi dall'Unione europea

PUBBLICITÀ

La seconda fase della ricerca del vaccino per il covid-19 dell'Università di Oxford su anziani in salute lasciano capire che è sicuro e provoca una risposta immunitaria.

L'università ha confermato che il vaccino che sta sviluppando con AstraZeneca, in collaborazione con l'Irbm di Pomezia, ha mostrato risultati di sicurezza e immunogenicità simili in persone anziane sane (di età pari o superiore a 56 anni) a quelli osservati negli adulti di età compresa tra 18 e 55 anni.

Le persone anziane restano le più fragili di fronte al covid-19, quindi è essenziale che qualsiasi vaccino che alla fine verrà adottato, sia efficace in questo gruppo.

I risultati della fase iniziale, che hanno descritto come "promettenti", sono stati pubblicati sulla rivista medica The Lancet.

Lo studio di fase 2, che ha coinvolto 560 adulti di cui 240 di età superiore ai 70 anni, ha scoperto che il vaccino causa pochi effetti collaterali e induce risposte immunitarie in entrambe le parti del sistema immunitario in tutti i gruppi di età.

I risultati hanno mostrato che entro 14 giorni dal primo vaccino,se ne devono fare due a distanza di almeno due settimane, c'è un a risposta immunitaria delle cellule T - le cellule sono un tipo di linfocita sono coinvolte nel determinare una risposta immunitaria - ha provocato una risposta anticorpale entro 28 giorni dall'iniezione.

La fase 3 della sperimentazione è già iniziata, coinvolge migliaia di partecipanti, per confermare questi risultati: in questo caso il vaccino viene somministrato a anziani e adulti le cui condizioni di salute sono più vulnerabili.

"Le risposte immunitarie ai vaccini sono spesso meno efficaci negli anziani, perché il sistema immunitario si deteriora gradualmente con l'età, il che rende questa categoria di persone più suscettibile alle infezioni", così Andrew Pollard, dell'Università di Oxford, "per cui è fondamentale che i vaccini per il covid-19 siano testati sugli anziani, che sono un gruppo prioritario per il raggiungimento dell'immunità".

La sperimentazione dovrà stabilire se la pozione Astra-Oxford può soddisfare lo standard stabilito dai leader nel settore Pfizer-BioNTech e Moderna.

Il laboratorio Pfizer-BioNTech ha dichiarato che il suo vaccino è efficace al 94% sugli adulti d'età superiore ai 65 anni. L'Unione europea ha già ordinato 300 milioni di dosi.

Moderna: l'Ue negozia l'acquisto di 160 milioni di dosi

Pfizer e BioNTech hanno affermato mercoledì che il vaccino contro il coronavirus che stavano sviluppando si è dimostrato efficace al 95% nel complesso, con un'efficacia del 94% negli adulti di età superiore ai 65 anni.

Le organizzazioni farmaceutiche statunitensi e tedesche hanno affermato che il vaccino soddisfa i criteri di sicurezza necessari per l'autorizzazione in fase d'emergenza.

La società statunitense di biotecnologie Moderna ha dichiarato lunedì che, sulla base di dati preliminari, il loro potenziale vaccino contro il coronavirus è stato ritenuto efficace al 94,5% contro il virus.

Le prove di un altro vaccino quello Astra-Oxford sono state sospese a settembre dopo che un partecipante si è ammalato.

LA sperimentazione è ripresa dopo che la società ha potuto verificare l'origine della malattia "potenzialmente inspiegabile" fosse o meno legata all'iniezione.

In studi di grandi dimensioni come questo, "si prevede che alcuni partecipanti si ammaleranno e ogni caso deve essere valutato attentamente per garantire il massimo della sicurezza", ha affermato l'Università di Oxford.

Non ha rivelato informazioni mediche sulla malattia che ha portato all'interruzione del processo.

Esperti sanitari, tra cui il principale consulente scientifico del governo britannico, Sir Patrick Vallance, hanno affermato che le pause nelle sperimentazioni sui farmaci sono all'ordine del giorno per garantire sicurezza ed efficacia.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

25 aprile: Il Portogallo celebra il cinquantesimo anniversario della rivoluzione dei Garofani

Elezioni europee, l'appello di Metsola: "Andate a votare, o altri decideranno per voi"

Mar Rosso: fregata di Aspides apre il fuoco contro due droni, il comandante "ampliare missione"