L'Europa contro il terrorismo islamico deve parlare con una voce sola

L'Europa contro il terrorismo islamico deve parlare con una voce sola
Diritti d'autore AP Photo
Di Anelise Borges
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Cedric Mas, Claude Moniquet, le riflessioni degli esperti ai microfoni di euronews

PUBBLICITÀ

Parigi, NIzza Vienna.

Nell'ordine gli ultimi obiettivi del terrorismo di matrice islamica.

Per il cancelliere austriaco Sebastian Kurz "Si trattato di un attacco di odio, di odio nei confronti dei nostri valori, del nostro modo di vivere, della nostra democrazia dove tutti hanno uguali diritti e dignità". Per Emmanuel Macron "Non è un attacco innocente, ma è chiaramente un attacco all'Europa, alla terra della libertà della cultura, dei valori e noi non concederemo niente".

E l'Europa tutta costituisce l'obiettivo dei terroristi. Per Cedric Mas, presidente di "Institute Action Resilience".

"La minaccia è contro l'Europa,  secolarismo e vignette sono solo un pretesto. Tutta l'Europa costituisce un obiettivo per coloro che stanno creando il caos e divisione per ridurre la portata del peso globale delle democrazie".

Il problema resta trovare un comune approccio. La Francia ha alzato il livello d'allerta al massimo livello e il presidente Emmanuel Macron ha parlato della determinazione del paese contro i terroristi per contrastare le idee radicali dell'estremismo islamico. La domanda ora è: questo approccio potrebbe essere tradotto in una politica a livello europeo?

Per Claude Moniquet dell' European Strategic Intelligence and Security Center "Qualsiasi decisione europea deve passare attraverso il Parlamento europeo invece di essere di fronte a un parlamento nazionale, abbiamo paesi che non hanno la stessa visione delle cose, gruppi politici che sono antagonisti e che interpreteranno questo problema come un'occasione per ottenere vantaggi politici invece di ceracre di risolverlo in modo pragmatico ".

L'Europa insommma è a un crocevia.

Arrivare a una strategia contro l'islam radicale sarebbe una prima vittoria, un primo passo - seppur difficile - da fare in seno a molti governi nazionali. Sembra invece una sfida troppo impegnativa per un gruppo di governi impegnati solo ad ottenere un forte sostegno interno .

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Bataclan, l'anniversario negato: "andare avanti è nostro dovere storico"

Pattuglie di polizia italo-francesi sui comuni confini e attenzione agli sbarchi dalla Tunisia

Allerta terrorismo, misure straordinarie a Roma: focus sul Vaticano per il Venerdì santo e la Pasqua