Persistono le disparità salariali tra donne e uomini anche in Francia. Lo denuncia la newsletter femminista "Les Glorieuses"
È un po' come se dal 4 novembre alle 16:00 le francesi "lavorassero gratis" fino alla fine dell'anno per via delle disuguaglianze. Lo denuncia la newsletter femminista "Les Glorieuses" con una petizione che chiede al governo francese di includere le donne nel piano di rilancio da 100 miliardi di euro annunciato a settembre.
Un aumento per il personale che combatte il covid in ospedale e non solo
"In questo piano di rilancio chiediamo soprattutto un aumento degli stipendi del personale infermieristico o anche del personale docente che oggi è in prima linea nella pandemia - dichiara Rebecca Amsellem economista e fondatrice di "Les Glorieuses" - un personale composto principalmente da donne. Il piano serve a determinare gli investimenti statali, le sovvenzioni statali o persino l'accesso ai mercati pubblici e ai prestiti garantiti dallo Stato alle imprese che rispettano veramente la parità di retribuzione".
Una battaglia ancora da vincere
E su questo tema della parità retributiva è urgente agire secondo lo studio pubblicato il mese scorso dalla Confederazione sindacale europea. Secondo questo studio basato sui dati Eurostat, al ritmo attuale, la Francia impiegherebbe più di 1000 anni per superare il divario retributivo tra donne e uomini. In Germania dovremmo aspettare fino all'anno 2121 per raggiungere questo obiettivo. L'unica speranza è il Belgio, dove questo divario retributivo dovrebbe essere colmato nel 2028. In Italia il divario si colmerà nel 2078.
Il mese scorso, la Confederazione europea dei sindacati ha invitato la presidente della Commissione europea dopo il rinvio della direttiva sulla trasparenza salariale. Questa direttiva doveva essere presentata il 4 novembre 2020.