Colpite pesantemente le isole greche di Cefalonia, Zante e Itàca, ingenti danni ma nessuna vittima
Soccorritori al lavoro in Grecia per ripristinare le reti elettriche e riaprire le comunicazioni stradali a Cefalonia, Itaca e Zante, colpite da un uragano che pur non causando vittime o feriti, ha prodotto danni ingenti in tutto il mar jonico meridionale.
Fino a sera inoltratata Itaca era rimasta isolata, al buio e con i collegamenti telefonici funzionanti a singhiozzo. Il forte maltempo ha messo in agitazione grandi masse di materia organica in decomposizione, che sulla linea di costa hanno finito pre causare grandi quantità di schiuma.
Disagi si sono registrati anche in alcuni villaggi di Cefalonia, dove si sono creati flussi di fango e detriti che per le imponenti piogge hanno messo sottacqua numerosi locali e negozi. Nella stessa zona, venti fortissimi hanno spinto a riva tre barche che si trovavano all'ancora, facendone affondare altre quattro.
Scafi affondati si segnalano anche a Nidri e Lefkada, dove tuttavia il quadro generale non è dei peggiori. In questa situazione continuano anche le attività di soccorso per recuperare una cinquantina di naufraghi al largo di Kyparissia, sulla costa sud-occidentale del Peloponneso. Sulla zona soffiano venti forza 9, che complicano di molto le operazioni.
Secondo le previsioni nelle prossime ore le condizioni climatiche dovrebbero peggiorare, e entro domenica il maltempo dovrebbe estendersi dalle coste occidentali fino all'isola di Creta. Le autorità segnalano inoltre il rischio inondazione per almeno 24 ore.