Bielorussia, le homepage dei siti di informazione in bianco contro l'arresto di giornalisti

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Di Emma Beswick
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Fotogallery - Alcuni dei più importanti media indipendenti del paese hanno lasciato in bianco le proprie homepage, per protestare contro l'arresto dei propri colleghi. Sarebbero più di 60 ormai i giornalisti arrestati nel paese

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Alcuni dei principali media indipendenti bielorussi hanno lasciato "in bianco" le homepage dei loro siti web questo giovedì, in segno di solidarietà con i giornalisti incarcerati nel paese.

In alcuni casi, gli unici elementi presenti in homepage erano dichiarazioni di solidarietà a colleghi come Uladz Hrydzin e Alyaksandr Vasyukovich, entrambi fotoreporter, condannati a pene detentive secondo quanto riferito dai media. 

"Avrebbe dovuto esserci una foto qui. Ma i fotoreporter Alyaksandr Vasyukovich e Uladz Hrydzin sono stati condannati a 11 giorni di carcere", si leggeva sulla schermata principale del sito web di Belsat - un canale televisivo satellitare polacco in chiaro rivolto al pubblico Bielorusso.

screenshot/belsat.eu
La home page di Belsat.euscreenshot/belsat.eu

Alcuni dei media indipendenti che hanno aderito alla protesta, tra cui il servizio di RadioFreeEurope/RadioLiberty in Bielorussia, hanno anche pubblicato articoli stando ai quali Hrydzin sarebbe stato arrestato a Minsk il 13 settembre.

RFE/RL ha riferito che il fotografo era corrispondente dell'organizzazione a Minsk prima che gli venisse tolto l'accredito il 29 agosto.

Anche il collega fotoreporter di Hrydzin, il freelance Vasyukovich, è stato arrestato, secondo quanto riportato dai media indipendenti.

Secondo gli articoli, gli uomini sono stati condannati mercoledì 16 settembre a 11 giorni di carcere dopo essere stati giudicati "colpevoli di aver violato la legge bielorussa sulle riunioni di massa".

Un terzo uomo, un amico dei due fotografi, Yahor Kalyahin, è stato multato dal tribunale distrettuale del Frunze con 540 rubli (177 euro) con la stessa accusa, secondo gli articoli.

Screenshot/RFE/RL's Belarus Service
Home page di RFE/RLScreenshot/RFE/RL's Belarus Service

Reporter senza frontiere (RSF), una ONG che sostiene la libertà di stampa, ha dichiarato all'inizio di settembre che oltre 60 giornalisti erano già stati arrestati in Bielorussia e almeno altri 19 privati degli accrediti stampa

La polizia di Minsk ha arrestato circa 50 giornalisti nel giro di poche ore la sera del 27 agosto, con una prima ondata di arresti intorno alle 18.00 in piazza Svoboda, dove i giornalisti si erano riuniti prima di una manifestazione antigovernativa, secondo il resoconto di RSF.

"RSF considera queste misure come un tentativo ingiustificato di intimidire i giornalisti e imbavagliare i media" ha dichiarato l'organizzazione in un comunicato.

Domenica più di 100.000 manifestanti che chiedevano le dimissioni del presidente autoritario bielorusso Alexander Lukashenko hanno marciato attraverso Minsk, mentre le proteste che hanno attanagliato la nazione sono ormai entrate nella sesta settimana.

I disordini sono scoppiati dopo le elezioni presidenziali del 9 agosto, che hanno dato a Lukashenko un sesto mandato con l'80% di sostegno, un risultato che secondo l'opposizione sarebbe frutto di brogli elettorali.

Giovedì il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante per imporre sanzioni a Lukashenko per la sua controversa rielezione e le violenze perpetrate contro i manifestanti

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