Da oltre un mese vanno avanti le manifestazioni contro Lukashenko
Un fiume di persone sono scese in piazza ancora una volta contro Lukashenko.
I bielorussi protestano ormai da oltre un mese contro il presidente-autocrate che secondo l'opposizione avrebbe vinto con i brogli le ultime elezioni.
Nonostante gli arresti, 250 solo questa domenica, e le violenze della polizia, la rabbia della piazza non scema. Non solo manifestanti, ma anche personaggi di spicco dell'opposizione sono finiti in galera. E' quello che è successo ad esempio a Maria Kolesnikova, vicina alla leader dell'opposizione, che si è rifugiata in Lituania.
"Un popolo di eroi che combatte per la libertà", commenta dall'esilio volontario Svetlana Tikhanovskaïa.
La bandiera bianca e rossa, il vecchio simbolo della Bielorussia, è diventata ora il sigillo della protesta.
Lukashenko, ora che è in difficoltà, si sta riavvicinando a Putin, che incontrerà questo lunedì. Se prima i rapporti tra i due erano piuttosto freddi, ora il presidente della Bielorussia si sta presentando come l'ultimo baluardo russo contro le forze occidentali che avanzano.